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Perché Donnarumma è stato graziato dal Giudice Sportivo?

L’atteggiamento del portiere al termine della sfida contro la Juventus aveva fatto temere provvedimenti anche nei suoi confronti, oltre a De Sciglio e a Poli. Tutti apparsi molto nervosi nei confronti dell’arbitro Massa, tutti graziati perché probabilmente a referto nulla di particolarmente grave era stato segnato a loro carico.
A cura di Maurizio De Santis
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Donnarumma graziato dal Giudice Sportivo
Donnarumma graziato dal Giudice Sportivo

Una giornata di squalifica a Bacca (con multa di diecimila euro) per le intemperanze nei confronti della terna arbitrale alla fine del match di Torino contro la Juventus. Un turno di stop anche a Romagnoli e a Sosa (il primo per somma di ammonizioni, il secondo per l'espulsione rimediata in quel finale convulso). Sono queste le decisioni del Giudice Sportivo che non ha calcato la mano nei confronti dei rossoneri – in particolare del calciatore sudamericano – nonostante la gazzarra avvenuta sul terreno di gioco (poi proseguita negli spogliatoi) che ha coinvolto anche altri calciatori.

Tra i ‘salvati' fanno parte De Sciglio – autore del fallo di gomito da distanza ravvicinata che aveva causato il rigore del raddoppio di Dybala -, Poli e Donnarumma: tutti particolarmente nervosi al termine del match durato fino al 97° (almeno sul rettangolo verde) e poi continuato col botta e risposta a distanza con tanto di polemiche sulla direzione di gara, sui favori arbitrali che hanno aiutato la squadra di Allegri, sui danni allo spogliatoio ospite dello JStadium e le relative scritte offensive ("ladri di m…") sugli scudetti revocati alla ‘vecchia signora' (quelli di Calciopoli). Tutti inferociti contro il signor Massa e i suoi assistenti al triplice fischio. Tutti graziati, con ogni probabilità perché a referto nulla di particolarmente grave era stato segnato a loro carico.

Il giovane portiere milanista è finito al centro della scena per atteggiamenti emblematici: il bacio allo stemma del club e lancio della maglia ai tifosi; il ‘faccia a faccia' con l'arbitro (evitato anche grazie a un membro dello staff tecnico che ha trattenuto il calciatore per un braccio); quelle frasi dettate dalla rabbia e urlate in faccia agli avversari "vincete sempre coi favori".

Il verdetto del Giudice Sportivo mette così fine al duello tra Milan e Juventus ma non ammansisce la rabbia né smorza il clima avvelenato da episodi come il fuorigioco di una scarpa non fischiato a Bacca nell'occasione del pareggio rossonero, il rigore discutibile concesso dopo il prolungamento del recupero per l'espulsione di Sosa e l'ultima sostituzione effettuata da Montella.

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