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Perché Benatia ha lasciato la Juve: “Con Allegri non giocavo”

Il difensore marocchino è tornato a parlare dei motivi dell’addio alla Juventus. Benatia ha esaltato anche Cristiano Ronaldo: “Quando lo guardi in allenamento, capisci che è un campione sotto tutti i punti di vista. Lavora più di ogni altro giocatore, una vera macchina da guerra. Anche a livello personale è troppo intelligente”
A cura di Marco Beltrami
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Medhi Benatia non perde occasione per lanciare messaggi d'affetto alla Juventus e ai suoi ormai ex compagni di squadra attraverso i social. Il difensore marocchino nell'ultima finestra di calciomercato invernale ha deciso di lasciare Torino per approdare in Qatar. Una scelta sofferta, ma legata alla prospettiva di giocare di più con un ingaggio importante da 5 milioni di euro a stagione. Il centrale è tornato a parlare dei motivi che lo hanno portato lontano da Torino, chiarendo anche il suo rapporto con Massimiliano Allegri.

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Perché Medhi Benatia ha lasciato la Juventus

Medhi Benatia ai microfoni di Sky Sport è tornato a parlare del suo addio alla Juventus. A gennaio il centrale difensivo ha lasciato Torino per approdare all'Al-Duhail in Qatar. L'ex di Roma e Bayern ha rivelato un retroscena sui motivi della sua separazione con i bianconeri: "A dicembre ero in vacanza a Dubai. Ho parlato con mia moglie, i miei figli, che mi chiedevano sempre: ‘Papà, perché non giochi?’. Mi bruciava dentro, non ero più felice. Ho lasciato una squadra di amici, ai quali sono molto legato. Però avrei voluto dare il mio contributo sul campo".

Benatia e la scelta di Allegri di puntare su Bonucci

Medhi Benatia dunque avrebbe voluto giocare di più. L'arrivo di Bonucci ha precluso la maglia da titolare al difensore marocchino che però non critica Massimiliano Allegri: "Quando è tornato Bonucci, sono andato dal mister, che mi ha rassicurato: Ho bisogno di te – mi diceva – avrai tempo per giocare, fai parte dei centrali più forti al mondo’. Poi le cose sono cambiate, ma non c’è nessun problema fra me e lui. Anche al mister auguro sempre il meglio, non guardo mai indietro, a quello che poteva essere e non è stato. L’ultima partita che ho fatto è stata contro il Milan a San Siro. Difficile, perché dovevo marcare Higuain. Ricordo tuttavia di aver giocato bene, ma la gara dopo sono rimasto fuori di nuovo". D'altronde secondo Benatia, i risultati parlano per Allegri: “Se guardiamo i risultati, ha fatto bene. Ha raggiunto anche due finali di Champions, vuol dire che è un allenatore bravo, che capisce di calcio. Se è quello giusto per vincere la Champions? Spero di sì, ma non lo so, non mi permetto di dare giudizi”.

Cristiano Ronaldo impressionante secondo Benatia

In questi mesi bianconeri Benatia ha avuto modo di lavorare con Cristiano Ronaldo. Anche il centrale marocchino, come molti altri compagni, è rimasto stupito in positivo da CR7: "Quando lo guardi in allenamento, capisci che è un campione sotto tutti i punti di vista. Lavora più di ogni altro giocatore, una vera macchina da guerra. Anche a livello personale è troppo intelligente. Una persona eccezionale, di un’umiltà incredibile, che ha una grande voglia di vincere e di essere il migliore al mondo. Non è arroganza questa. Lo diventa se tu sei convinto che la tua qualità possa bastare, che non ci sia la necessità di allenarsi perché sei già il più forte".

Per Benatia la Juventus può eliminare l'Atletico

In conclusione inevitabile una battuta sulla Champions e sulla sfida in salita contro l'Atletico Madrid. La Juventus può realizzare la remuntada: "E’ una squadra difficile da affrontare, molto. Giocano poco e cercano di sfruttare solo i tuoi errori. Poi sono pericolosi su palla inattiva come si è visto all’andata. Secondo me, per la qualità che ha, la Juve poteva giocare molto meglio, penso a giocatori come Pjanic, Dybala, Ronaldo, Douglas Costa. Da tifoso quale son adesso, mi aspettavo che facesse la partita. Detto questo la Juve non è finita, ha la qualità per passare il turno e per andare in finale”.  

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