Perché Aguero segna a raffica con Guardiola
Sergio Aguero non si ferma più: l'argentino del Manchester City è ormai una macchina da gol senza eguali, con undici reti in sei partite disputate questa stagione. E se si considera la sola Premier League, l'argentino ha segnato qualcosa come ventotto reti nelle ultime ventisette gare: una media spaventoso, che lo rilancia prepotentemente tra i più forti e prolifici attaccanti al mondo, per la gioia di Pep Guardiola.
Nelle gare disputate in questa stagione, la sola squadra a salvarsi dalla furia del Kun Aguera è stato il West Ham, che comunque ha perso per tre a uno. Poi, tante "vittime" sacrificali: lo Steaua Bucarest, nei preliminari di Champions, ha incassato una tripletta. Stesso destino per il Borussia Mönchengladbach nella fase a gironi: in totale, sei reti in due gare di Champions League in questa stagione. In campionato invece, salvi gli Hammers sono caduti Sunderland, Stoke City e Swansea, per un bottino di altre cinque reti. E dire che ha anche dovuto saltare per squalifica diverse gare, tra cui il sentitissimo derby di Manchester contro lo United.
Tutto merito del modulo di Pep Guardiola, che sta esaltando le caratteristiche del centravanti argentino: un gioco capillare, che grazie ad un finalizzatore finale come il Kun sta portando risultati clamorosi. Sei gare su sei vinte in Premier League, due su due in Champions League, una su una in Coppa di Lega. Un totale di nove gare e nove vittorie, con 28 gol segnati ed appena 5 subiti. Ed a Manchester, sponda City, ora è lecito sognare alla grande, in tutte le competizioni. Per un sogno chiamato Champions League e magari Triplete: con un Aguero così, nessun traguardo sembra irraggiungibile.