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Per la seconda volta consecutiva Ibrahimovic non è il miglior calciatore svedese dell’anno

Victor Lindelof ha vinto il premio di calciatore dell’anno in Svezia scalzando ancora una volta la corona dalla testa di Zlatan Ibrahinovic che per la seconda volta consecutiva resta a bocca asciutta. Il gigante svedese, alla soglia dei 37 anni, ha vinto comunque il riconoscimento americano “Newcomer of the year”
A cura di Alessio Pediglieri
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Il declino calcistico bussa alle porte di Zlatan Ibrahimovic, il più forte giocatore di Svezia degli ultimi 30 anni. In assoluto, perché nel particolare da due anni la patria di Re Zlatan preferisce qualcun altro all'attuale bomber dei LA Galaxy. La scorsa stagione lo scettro di miglior giocatore di Svezia era andato a  Andreas Granqvist e quest'anno la corona è finita in testa a Victor Lindelof, difensore classe '94 del Manchester United.

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Due stagioni senza il riconoscimento più importante, quello di essere considerato nel proprio Paese sempre e comunque il migliore in assoluto. Purtroppo, però, il tempo passa anche per il gigante ex Manchester volato in America in cerca di fortune, trovate solo in parte.

Ultimo acuto in America. Zlatan Ibrahimovic nel campionato americano ha fatto la sua parte, tra alti e bassi, gol e polemiche, con dichiarazioni che hanno spesso fatto parlare più delle prestazioni. Ritagliandosi sempre una fetta di gloria, ottenendo il premi odi Newcomer dell'anno, il nuovo arrivo più interessante, il crack del momento.

Il newcomer più forte. E tutto questo nonostante abbia già varcato la soglia delle 37 primavere. Zlatan Ibrahimovic continua a fare incetta di riconoscimenti ovunque giochi, in Europa come in America. Il ‘Newcomer of the Year’ premia quei giocatori provenienti da altri campionati professionistici che hanno avuto maggior impatto nella loro prima stagione in MLS. Ad assegnarlo sono i voti dai dagli stessi calciatori del campionato statunitense, membri degli staff tecnici ed un gruppo selezionato di giornalisti.

Il futuro è una ipotesi. Adesso bisognerà attendere di capire cosa intenderà fare per il proprio futuro calcistico: l'avventura in America sembra terminata e il ritorno in Europa si fa sempre più consistente. Voci da Oltreoceano lo volevano a gennaio vicino al Milan, rumor poi smentiti. Difficile anche un rientro a Manchester, più probabile una conclusione di carriera in Svezia, nel proprio Paese.

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