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Inter, torna Leonardo ma non per sostituire Stramaccioni

Dalla Francia sicuri: Leonardo lascia il PSG. E c’è chi dice che all’Inter sia già pronta una poltrona da Direttore Generale.
A cura di Alessio Pediglieri
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Leonardo verso l'Inter

Ancora rumors attorno al futuro nerazzurro dell'Inter di Massimo Moratti. Mentre si susseguono alcune autocandidature, non ultima le parole di Zeman che non potrebbe rifiutare una eventuale (impossibile) chiamata interista, e mentre il presidente insiste sulla sua linea di conferma nei confronti di Stramaccioni, ecco che qualcosa arriva anche da Oltralpe, in terra di Francia dove si assicura un rientro nella Milano nerazzurra di Leonardo.

A gridarlo a 9 colonne è ‘France Football' che conferma le voci insistenti da un paio di mesi a questa parte che vorrebbero una rivoluzione estiva nel PSG degli sceicchi poco convinti del progetto in mano ad Ancelotti e Leonardo. Ibrahimovic dovrebbe partire, Lavezzi lusinga il Milan, Verratti sempre nel mirino delle grandi di serie A, Ancelotti con un futuro in bilico tra Premier e Liga e adesso Leonardo che i media francesi vogliono già di ritorno in Italia dopo una veloce (e remunerativa) vacanza sotto la Torre Eiffel. E c'è chi giura che all'Inter si stia già lavorando per un reinserimento del brasiliano in un ruolo dirigenziale di primo piano. Un po' per rispondere alle critiche mosse dalla curva verso una società che non appare in grado di sostenere i progetti prefissati, un po' per riavere in seno colui che quando sedette sulla panchina nerazzurra poi così male non fece e e lasciò anche un buon ricordo nella tifoseria. Così, la figura di Leonardo come Direttore Generale non è poi così campata per aria: sarebbe una figura con cui confrontarsi obbligatoriamente in fase di mercato e avrebbe voce anche nella gestione delle finanze societarie. Non solo, la sua recente esperienza in Francia potrebbe far fruttare nuovi rapporti e intese che ha tessuto in questi mesi mettendo tutto a servizio di un'Inter ambiziosa. Senza dimenticare che ha da sempre un ottimo rapporto con lo stesso Stramaccioni, con cui inizierebbe un rapporto diretto in un unico comune denominatore: il lavoro con i giovani.

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