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Pellè censura i suoi ex tifosi: “I fatti di Roma sono inaccettabili”

Continuano ad infuriare le polemiche, dopo il barbaro passaggio degli ultrà olandesi nella nostra capitale. A condannare i tragici episodi di Piazza di Spagna, anche l’ex attaccante del Feyenoord.
A cura di Alberto Pucci
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La giornata di ieri, rischia di passare alla storia come una delle più tristi nella capitale romana. A 24 ore dalla devastazione di Piazza di Spagna e di altri punti centrali della città, a Roma ci si interroga ancora di come si possa aver sottovalutato il problema degli hooligans del Feyenoord che, in Olanda, sono ben conosciuti per la loro pericolosità e per il loro odio viscerale nei confronti di quelli dell'Ajax: culminato nell'ormai famosa "Battaglia di Beverwijk", dove i "Black Bloc" del tifo di Rotterdam uccisero un tifoso avversario. In attesa dei provvedimenti che l'Uefa potrebbe prendere nei prossimi giorni, anche chi conosce bene la realtà olandese (e nello specifico, quella del Feyenoord) si è schierato contro l'operato degli ultrà "orange" giunti a Roma per la partita contro la squadra di Rudi Garcia. Attraverso il suo profilo Twitter, anche Graziano Pellè ha voluto prendere le distanze da quella parte dei suoi ex tifosi: "Doveroso dire che ciò che è successo fuori dal campo, è legato ad atteggiamenti inaccettabili. Ovvio, senza generalizzare sugli splendidi tifosi del Feyenoord".

Rinato in Olanda – Proprio in maglia Feyenoord, Graziano Pellè si è consacrato ed è tornato a ricoprire un ruolo importante nel calcio europeo, riuscendo anche a ritrovare la nazionale italiana. Arrivato in prestito dal Parma, con il club di Rotterdam Pellè ha giocato 57 partite, conquistando a suon di gol e giocate la tifoseria biancorossa: quella stessa "curva" che, durante la trasferta romana, ha messo sottosopra una delle città più belle al mondo. Nelle ultime ore ha fatto sentire anche la sua protesta il Coni, per bocca del proprio presidente Giovanni Malagò: "Purtroppo gli episodi di ieri – si legge nella nota ufficiale – sono solo la conferma di una inaccettabile e reiterata tendenza, legata agli atti di violenza compiuti dalle tifoserie straniere nel nostro Paese". Poche parole per ribadire e chiedere tolleranza zero: "Abbiamo toccato l'apice e non è più tollerabile consentire a persone, che vogliono sfruttare la vetrina calcistica per compiere azioni vandaliche, di rendersi protagoniste di gesti del genere".

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