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Pazze, folli, esagerate. Le esultanze più strane del calcio

Dai mitici islandesi dello Stjarnan fino al twerking ispirato da Miley Cyrus: è lo spettacolo offerto dai calciatori che scelgono i modi più inusuali per festeggiare un gol.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La spettacolarizzazione di una partita di calcio, spesso non è solo fatta di giocate strabilianti, assist, passaggi filtranti o da semplici esaltazioni trasmesse dalle telecronache. Infatti, nel corso della storia, il pubblico è riuscito a ridere e sorridere anche grazie alle esultanze dei vari calciatori del mondo dopo la realizzazione di un gol. Dall’Inghilterra, all’Italia, passando per l’America o il Medio Oriente, l’istinto di chi esprime la propria felicità dopo una rete realizzata, è diventata ormai una pratica, quasi uno studio, che qualunque calciatore, non riesce proprio a farne a meno. Vediamo quindi, fra le tante bellissime, alcune delle esultanze più “strambe” della storia del calcio.

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La fantasia al potere degli islandesi dello Stjarnan

Nessuno, al di fuori dell'Islanda, conosceva lo Stjarnan. La squadra è divenuta però famosa in tutto il mondo per le sue incredibili esultanze. A cominciare dalla ‘pesca del salmone', con tanto di calciatore che saltella sulla schiena imitando il movimento del pesce che risale la corrente. Poi ci sono state la rappresentazione di ‘Rambo', la ‘bicicletta umana', il ‘bowling', il ‘mago' e perfino la trasposizione di un gabinetto…

Robbie Fowler e la sua “dipendenza” alle righe del campo

Uno dei modi più assurdi per festeggiare e che maggiormente è rimasto impresso nella mente degli amanti di questo sport, giunge direttamente dall’Inghilterra, in Premier League. Robbie Fowler, divertente e sempre discusso attaccante del Liverpool, in risposta ad alcune "critiche" sulla sua presunta vita privata, nel 1999, dopo aver segnato su rigore, nel derby contro l’Everton, esultò chinandosi sulla linea di fondo ed iniziò a simulare una "sniffata" alla riga di gesso, il tutto di fronte alla curva avversaria.

Il capitano e il suo infinito amore per la maglia

Giocare e amare la maglia. Sono frasi che spesso sentiamo dire ai calciatori quando magari sposano un progetto pronto a durare a lungo tempo mostrando il proprio grande attaccamento a quei colori. Uno di questi, in Italia, è stato Cristiano Lucarelli. Dopo aver segnato un gol con il suo Livorno, forse per mostrare l'amore per la casacca amaranto, si tolse la maglia lanciandola a terra, si chinò e decise di farci l'amore. Un gesto non propriamente di buongusto, ma che non si può non definire quantomeno originale.

lucarelli

Quando le esultanze “toccano” la sensibilità delle istituzioni

Non solo in Europa però possiamo assistere a questi matti del triangolo di gioco. Un caso singolare infatti, è successo anche in Iran dove la formazione del Persepolis Theran è andata incontro infatti alla sospensione a tempo indeterminato di due suoi calciatori per aver festeggiato dando una palpata sul sedere del compagno di squadra. Un gesto, che ha provocato subito la reazione di tutte le istituzioni iraniane che definirono questa come una condotta inappropriata e di violazione della pubblica castità.

Il treno della speranza in direzione Bari

Negli anni ’90, il Bari aveva una squadra molto forte, con calciatori di grande affidamento come  Protti, Tovalieri e Amoruso. Passarono però alla storia per un’esultanza molto particolare. L’autore del gol si metteva a 4 zampe, con i compagni, dietro di lui, sempre accovacciati nello stesso modo. Il tutto per creare una sorta di trenino in movimento. Con un Bari sempre vincente, in quelle stagioni il trenino corse sempre di più facendo entrare di diritto quell’esultanza in uno dei festeggiamenti di squadra più assurdi del mondo del calcio.

Il twerking di Miley Cyrus nel soccer americano

Nella Major League Soccer, precisamente nella gara fra i New England Revolution e il Montreal Impac, dove ad oggi giocano anche alcuni calciatori italiani, il 2-0 per i Revolution, venne segnato da Kei Kamara che, subito dopo il gol si esibì nella danza del twerking, il movimento di bacino e del sedere diventato famoso dopo l'esibizione della cantante Miley Cyrus. Un gesto che non è piaciuto però all’arbitro che ammonì subito il calciatore.

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