Pavoletti e la 32, una maglia che in A ha avuto predecessori illustri
Al Napoli arriva il centravanti. Ecco Leonardo Pavoletti dal Genoa. Tutti si sarebbero aspettati che, essendoci la maglia numero 9 libera, il 28enne di Livorno optasse per la scelta più convenzionale e prendesse proprio quella. E invece no. L’ex bomber del Grifone ha virato deciso sul 32 perché pare che il nove non gli fosse mai piaciuto ed, essendo scaramantico, il numero scelto nella smorfia napoletana è rappresentata dal capitone. Quale numero migliore dunque per chi arriva sotto al Vesuvio tra Natale e Capodanno? Ma lasciando da parte la cabala, il 32 nella nostra Serie A non è una novità assoluta: ecco alcuni illustri predecessori che hanno calcato i campi del massimo campionato italiano indossando la casacca con il numero 32 sulle spalle.
Il “copyright” è di Bobo Vieri
Dici 32 e subito viene in mente Christian Vieri. Il numero porta il suo “copyright”, a maggior ragione se si parla di bomber. Il Bobo nazionale, arrivato alla Lazio nel 1998, sceglie proprio il 32, perché «mi porta fortuna» dice lui, perché Marcelo Salas il 9 non lo avrebbe ceduto per nessun motivo al mondo, diciamo noi. E alla fine Vieri e il 32 diventano un binomio inseparabile, anche quando il pratese indossa le maglie di Inter, Milan, Monaco, Sampdoria, Atalanta (due volte) e Fiorentina.
Il grande amico Brocchi
C’è poi chi quel numero lo ha preso proprio in omaggio a Bobone. Si tratta del suo grande amico Cristian Brocchi (con cui ha anche fatto impresa insieme lanciandosi nel mondo dell’abbigliamento con discreti risultati). Per anni il 32 del Milan prima, di Fiorentina e Lazio poi, ha avuto l’attuale tecnico del Brescia come unico proprietario. Cioè dopo aver giocato all’Inter proprio con il suo amico Vieri, fino ad allora preferiva i numeri invertiti, vale a dire il 23.
Candela e il “tradimento” al numero 32
Ma ancora prima di Bobo c’è un altro giocatore che sceglie proprio di mettere sulle spalle quel numero 32, e ciò succede sempre nella Capitale. Infatti, nel 1996 quando il francese Vincent Candela arriva alla Roma sceglie proprio il 32, salvo poi virare nelle due stagioni successive per un più classico numero 5. Nel 1999 torna alle origini e riprende il suo vecchio 32 da cui non si separerà mai più. Ma, nonostante vinca tanto, ormai è troppo tardi, perché Bobo Vieri ha già impresso il suo copyright su quel numero.
Ambrosini e Jordan costringono Beckham a cambiare
Il 32 è anche il numero che ha indossato David Beckham nella sua doppia esperienza italiana con la maglia del Milan. Per l’inglese però si è trattato di un ripiego (ottenendo invertendo le cifre del suo preferito), dettato dal fatto che il suo numero, cioè il 23, era occupato in entrambe le circostanze da Massimo Ambrosini, che lo indossava in onore di Michael Jordan, e che non lo avrebbe mai lasciato allo “Spice Boy” arrivato in prestito dai Galaxy.
L’omaggio del ‘Mitra' Matri
Se Cristian Brocchi ha scelto il 32 per omaggiare Bobo Vieri, c’è anche chi ha optato per quel numero proprio in omaggio all’ex allenatore del Milan. Si tratta di Alessandro Matri che deve l’inizio della carriera proprio all’ex centrocampista: è stato lui a fargli da chioccia negli anni delle giovanili del Milan e poi a portarlo al Lumezzane, dove ha potuto dimostrare le sue qualità prima di approdare in Serie B e poi in Serie A.