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Paulo Sousa il condottiero della Fiorentina, sulle orme di Conte

Il 22 maggio 1996 la Juve vinse la finale di Champions. In mezzo al campo giocavano Deschamps, oggi allenatore della Francia, Conte, tre volte Campione d’Italia da tecnico con i bianconeri e adesso sulla panchina azzurra, e Paulo Sousa, capolista con la Fiorentina in Serie A.
A cura di Alessio Morra
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Quando lo scorso anno vinsero quattro dei cinque principali campionati europei Luis Enrique, Mourinho, Guardiola e Blanc tornarono di moda delle immagini del Barcellona della stagione 1996/1997. All’epoca questi quattro allenatori remavano tutti dalla stessa parte. Mou era uno degli assistenti di Bobby Robson, mentre Blanc, Lucho e Pep giocavano e si divertivano in campo. Nella rosa di quel Barça c’erano anche tanti altri giocatori che poi hanno tentato, più o meno, con fortuna la carriera da allenatore. Sulla stessa linea di quel Barça c’è la prima Juventus di Marcello Lippi. L’allenatore toscano deve aver trasmesso a molti suoi calciatori la voglia di allenare. Dopo Deschamps e Antonio Conte c’è un altro grande allievo di Lippi che è diventato tecnico di prima fascia, il suo nome è Paulo Sousa.

Deschamps, Conte e Paulo Sousa – 22 maggio 1996. Una data che nessun tifoso juventino può mai dimenticare. Perché quel giorno, anzi quella sera all’Olimpico la Juventus ai calci di rigori batteva l’Ajax e vinceva per la seconda volta la Champions League. Lippi, come di consueto, scese in campo con il 4-3-3. I tre centrocampisti erano Didier Deschamps, oggi tecnico della Francia, Antonio Conte, allenatore della nazionale italiana, e Paulo Sousa, capolista con la Fiorentina. Tutti e tre avevano personalità da vendere e probabilmente, come si dice spesso, erano già allenatori in campo. Ma alle parole devono seguire i fatti. Didier ha vinto con il Marsiglia, che è riuscito a portare sino ai quarti di Champions; e i quarti li ha raggiunti anche a Brasile 2014 con la nazionale francese. Conte è stato l’uomo che ha riportato in alto la Juventus. Ha vinto tre Scudetti, uno da imbattuto e uno con 102 punti. E poi c’è Sousa. Paulo dopo aver fatto per quattro anni il vice di Felipao nel Portogallo, bazzica il campionato inglese, ma non fa per lui. Fallisce con QPR, Swansea e Leicester. Con grande umiltà riparte dall’Ungheria. Vince tre trofei con il Videoton, poi conquista il campionato israeliano con il Maccabi e lo scorso anno porta a casa anche il titolo svizzero con il Basilea, con cui giunge fino agli ottavi della Champions League. Adesso Paulo Sousa fa sognare la Fiorentina, che almeno per una settimana sarà la capolista della Serie A, evento che non accadeva da quasi sedici anni.

Il prossimo sarà Zizou? – Di quella Juve hanno provato a fare la carriera d’allenatore praticamente quasi tutti. Vialli ha vinto la Coppa delle Coppe e la FA Cup con il Chelsea, ma poi ha scelto la tv. Ferrara e Ravanelli non sono stati fortunati e pure loro si sono riciclati come opinionisti televisivi, tutti e tre sono molto bravi anche in questa loro terza professione. Zinedine Zidane l’allenatore a tutti gli effetti lo fa da poco più di due anni. Zizou sa che prima o dopo allenerà una grande squadra e forse un giorno la storia di un altro ‘figlio di Lippi’ che è diventato un allenatore bravo e vincente avrà un nuovo capitolo.

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