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Pasquale Bruno: “Vedere uno come Niang nel Torino mi fa male”

L’ex roccioso difensore centrale entra in tackle sul francese: “Non si possono investire 15 milioni per un calciatore come il francese. Ho avuto la fortuna di vedere il grande calcio, e adesso mi lascia perplesso il fatto che certa gente giochi in serie A.
A cura di Marco Beltrami
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Se in campo non ci pensava su due volte per entrare in tackle sugli avversari, Pasquale Bruno anche davanti ai microfoni non usa mai troppi giri di parole. Questa volta nel mirino dell'ex roccioso difensore del Torino è finito un attuale giocatore granata, ovvero M'Baye Niang. Il motivo? Il rendimento del francese colpo di mercato della squadra di Cairo in questo avvio di stagione, assai deludente.

Pasquale Bruno critica Niang

Intervenuto ai microfoni della trasmissione Toro Scatenato, Pasquale Bruno ex stopper granata dal 1990 al 1993 ha speso parole pesantissime nei confronti dell'ex Milan: "Vedere un giocatore con lo spirito di Niang vestire la maglia granata mi fa male". Nel mirino dell'ex calciatore l'atteggiamento del francese a suo giudizio inadatto per una squadra come il Torino che fa della grinta uno dei suoi punti di forza.

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Troppi 15 milioni per Niang, parola dell'ex granata

Bruno considera eccessivi i 15 milioni per l'obbligo di riscatto che il Torino dovrà versare nelle casse del Milan a fine stagione per Niang: "Non si possono investire 15 milioni per un calciatore come il francese. E purtroppo credo che il vero Niang sia questo: sia al Watford che al Milan ha fatto poco, francamente non mi sembra adatto per un grande club qual è il Torino. Ho avuto la fortuna di vedere il grande calcio, e adesso mi lascia perplesso il fatto che certa gente giochi in serie A"

La difesa di Mihajlovic

Niang finora ha collezionato con la maglia del Torino 6 prestazioni senza però riuscire a trovare la via del gol. Poco incisivo il francese che è finito nel mirino della critica, nonostante la difesa di Mihajlovic che ha fiducia nel ritorno ai suoi standard del ragazzo francese: "Un giocatore come Niang non è mai un problema, ma sempre una risorsa. Solo giocando troverà il ritmo partita, lo smalto dei bei tempi, ma sono convinto che tornerà il Niang che io conosco".

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