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Pasquale Bruno in tackle su Bonucci: “Giocassi ancora gli tirerei un pugno in faccia”

L’ex difensore di Torino e Juventus ha polemizzato duramente contro Leonardo Bonucci per il suo modo di protestare in campo. “Il mio sogno è aspettarlo nel tunnel e dargli un pugno: 5 punti di sutura e muto per 5 mesi”. Frasi fuori luogo ed eccessive dopo un derby giocato correttamente dalle due squadre.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il derby ha visto trionfare la Juventus in fotofinish con un gol di Cuadrado sull'ultimo attacco bianconero orchestrato da Pogba e da Alex Sandro che ha steso il Torino. Una sconfitta bruciante, amara che sa di beffa e che ha ricordato da vicino l'altra vittoria a tempo scaduto quando fu Andrea Pirlo all'ultima occasione trovare da fuori area il tiro del successo juventino. Ancora una volta il cuore granata ha dovuto fare spazio alla voglia di vincere bianconera in una sfida che non ha però avuto strascichi polemici se non in un tifoso d'eccezione, Pasquale Bruno, O Animale, che vestì le casacche della Juventus e del Torino per sei stagioni in totale ma che è rimasto molto più vicino ai colori granata che a quelli bianconeri.

Più che amore per il Torino, per l'ex difensore, ha parlato l'odio verso la Juventus e in particolare per un giocatore preciso: Leonardo Bonucci. Bruno – che oggi fa il commentatore televisivo – è rimasto in ‘clima' derby anche a distanza di giorni, dimostrando di aver mal digerito la sfida di domenica allo JStadium che ha visto soccombere la formazione allenata da Ventura. Tanto da scagliarsi contro il centrale bianconero, reo – a detta di Bruno – di lamentarsi in modo costante con la terna arbitrale.

Mi piacerebbe avere la possibilità di essere in campo oggi, in un Juventus-Torino contro Bonucci. Vederlo così tanto eccitato, euforico, pronto a protestare sempre, mi ha fatto immaginare Pasquale Bruno nel tunnel che dà un pugno in faccia a Bonucci, gli spacca il labbro con cinque punti di sutura e così non parla per cinque mesi.

Parole dure, pesanti, eccessive. Che riportano indietro nel tempo quando Pasquale Bruno calcava i terreni di Serie A e si era ritagliato la fama di duro, di cattivo, col soprannome poco edificante ma molto esplicativo di O' Animale. E quella cattiveria non solo agonistica è rimasta ancora a distanza di anni per fortuna solamente a parole e nei ‘sogni' di un ex giocatore che probabilmente si dimentica quanto certe frasi possano diseducare i più giovani al rispetto e alla sportività

È insopportabile per il suo comportamento. Io ero antipatico, forse il peggiore di tutti, ma davo tanto e protestavo poco. Come giocatore lo discuto perché secondo me è un calciatore normale, ma l'atteggiamento, con le mani sempre alte a protestare. Anche Rocchi nell'ultima partita quando lo ha ammonito gli ha detto ‘non iniziare a protestare', quindi anche loro lo sanno che protesta ma non fanno niente…

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