Parolo goleador di coppa. A Praga la Lazio coglie un prezioso pareggio
Mai fidarsi dei sorteggi di Nyon, perché anche nella migliore delle ipotesi il rischio di trovare una squadra scorbutica è dietro l'angolo. Può confermare questa tesi la Lazio di Stefano Pioli che, a Praga, ha dovuto sudare di fronte a quella che tutti hanno definito come la più debole delle formazioni rimaste in Europa League. Lo Sparta, che ha eliminato i russi del Krasnodar ed è imbattuto da dieci turni, ha messo cuore e coraggio in questa andata degli ottavi di Europa League: doti che hanno entusiasmato i 17mila del Letná Stadion e complicato la vita ai biancocelesti. Il risultato finale, comunque, è un buon bottino per la Lazio. Un piccolo tesoro da portare a casa e "spendere" nella gara di ritorno, quando sarà vietato sbagliare per evitare di uscire definitivamente dalla competizione europea.
Primo tempo equilibrato
Gran ritmo sin dai primi minuti di gioco a Praga, dove la squadra di Pioli ha approcciato con buona personalità al match e creato subito un paio di potenziali occasioni pericolose. Con il passare dei minuti, i padroni di casa sono però cresciuti e, dopo l'occasione di Lafata (dimenticato dalla difesa laziale, sugli sviluppi di una rimessa laterale), hanno trovato la rete del vantaggio grazie alla prodezza di Frydek: straordinario nel pescare l'angolo lontano della porta di Marchetti con un destro imparabile. Dalla mezzora del primo tempo ha cominciato a farsi vedere nuovamente la squadra di Pioli, che ha saputo cambiare l'inerzia della sfida e trovare il gol del pareggio al 38esimo con Parolo. La seconda rete consecutiva in Europa del centrocampista, ha di fatto chiuso i primi 45 minuti di gioco: caratterizzato anche dall'interruzione al 26esimo dell'arbitro Mallenco, dopo i cori razzisti indirizzati dai tifosi della Lazio a Costa, difensore dello Sparta Praga.
La traversa di Candreva
Con Basta al posto di Konko (problemi all'adduttore per il francese) e Lulic in campo per Matri, dopo alcuni minuti di sostanziale equilibrio, la Lazio ha sfiorato il vantaggio con una conclusione magica di Candreva che si è stampata sulla traversa a Bicik battuto. I padroni di casa, scomparsi dal terreno di gioco, hanno rischiato anche a metà ripresa su una ripartenza Keita-Candreva conclusa dal giocatore spagnolo con un tiro parato a terra dal portiere avversario. L'unica vera occasione dello Sparta Praga è arrivata a 13 minuti dalla fine: conclusione da fuori area di Marecek, bloccata da Marchetti. Nell'ultimo quarto di gara, a farla da padrona è stata la stanchezza, che ha colpito anche le gambe dei giocatori romani: alla fine esausti e tutto sommato contenti del pareggio colto in trasferta. Tra sette giorni, il ritorno a Roma. La Lazio avrà il pronostico dalla sua parte, anche e soprattutto grazie al pareggio colto in Repubblica Ceca.