Parma, la Procura Federale indaga sulla gara promozione con lo Spezia
Non arrivano buone notizie dalle stanze più importanti e delicate del Palazzo e, se dovesse accadere ciò che nessuno si auspica, potrebbe essere riscritto l'intero finale di questa stagione di Serie B: la Procura Federale sta indagando su Spezia-Parma dello scorso 18 maggio, ultima gara della regular season del campionato cadetto che ha decretato la promozione in Serie A del club emiliano. La squadra di Roberto D'Aversa ha battuto i liguri per 2-0 grazie alle reti di Ceravolo e Ciciretti ma l'episodio che ha fatto più discutere nelle ore successive è il rigore sbagliato al 29’ del primo tempo dall’ex di turno Alberto Gilardino, che è stato fischiato al momento della sostituzione e ha deciso di appendere le scarpette al chiodo dopo quella gara.
La mancata vittoria del Frosinone in casa con il Foggia ha spinto in Serie A direttamente la compagine di D’Aversa come seconda classificata alle spalle dell’Empoli ma se allo Stirpe Dionisi & co. avessero portato a termine il loro compito non ci sarebbe stato nulla da fare per i crociati.
Cosa può succedere
L’ipotesi sulla quale la Procura Federale sta lavorando è quella di un presunto tentativo di illecito sportivo, che è tutto ovviamente da dimostrare. In questo momento non è possibile mettere nero su bianco scenari che potrebbero verificarsi dopo l’inchiesta che, in base a ciò che uscirà, può essere archiviata oppure portare a un deferimento dei due club coinvolti. Nel caso di tentativo di illecito le sanzioni sono imprevedibili: se dovesse essere accertata un’eventuale responsabilità diretta accertata la sanzione massima porterebbe alla retrocessione mentre una responsabilità oggettiva decreterebbe una penalizzazione in classifica che potrebbe essere scontata anche nel prossimo campionato mantenendo ugualmente inalterato il criterio di afflittività. È auspicabile e prevedibile che possa giungere alla conclusione dell'inchiesta prima dell’inizio della prossima stagione.