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Parma, rinviata la partita contro l’Udinese. Manenti scappa da uscita secondaria

Dopo l’incontro con Damiano Tommasi, Donadoni ha mandato tutti a casa annullando la seduta pomeridiana. Domenica contro i friulani, il Parma non scenderà in campo. I codici dei bonifici sono risultati inesistenti. Lucarelli: “Manenti? O trova i soldi o è meglio che se ne vada!”.
A cura di Alberto Pucci
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Ridere o piangere. E' questo il dilemma dei tifosi del Parma, imprigionati in un brutto sogno che, purtroppo, dura da settimane. Dopo il crollo dell'impero Ghirardi, anch'esso finito affogato dai debiti, i sostenitori gialloblu sono ora alle prese con le promesse da "marinaio" di Giampietro Manenti e con una situazione che sta lentamente collassando. L'ultimo aggiornamento arrivato da Collecchio, quartier generale dei ragazzi di Donadoni, è tutto fuorché una bella notizia. Parma-Udinese non verrà giocata, per questioni di sicurezza legate alla presenza degli steward nell'impianto ducale. Una decisione presa in Prefettura, mentre il presidente Manenti dribblava i cronisti fuggendo da un'uscita secondaria del centro sportivo. Squadra e tecnico, questa mattina, sono rimasti a colloquio per diversi minuti con gli emissari della FIGC, il presidente della AIC Damiano Tommasi e il sindaco di Parma Pizzarotti. Dal "summit" è emersa la volontà di prolungare la fiducia a Manenti ma, contestualmente, di porre ulteriori limiti alla pazienza della rosa ducale.

Roberto Donadoni ha cancellato l'allenamento che si sarebbe dovuto svolgere nel pomeriggio (quello della mattina era già saltato causa riunione), mentre Alessandro Lucarelli ha parlato a nome dei compagni con i giornalisti presenti: "Il presidente, nell'incontro di ieri, ci ha spiegato le difficoltà di portare i soldi in Italia – ha dichiarato il capitano gialloblu – La nostra pazienza, però, ha un limite e abbiamo già dato un ultimatum. Il tempo sta per finire e ora vogliamo i fatti. Non possiamo permettere che il Parma fallisca. Manenti deve trovare le risorse per salvarlo, in caso contrario dovrebbe dire a tutti che non ce la fa e farsi da parte".

L'intervento della Figc, l'impegno del sindaco e la firma falsa – La mobilitazione generale per salvare il Parma è in corso. Se da un lato il popolo "social" cerca di sostenere il club e sensibilizzare l'opinione pubblica attraverso l'hashtag #saveparma, dall'altro sindaco e vertici della federazione cercano di trovare una soluzione a questo sconquasso finanziario. Il primo cittadino, Federico Pizzarotti, si è infatti incontrato anche con Carlo Tavecchio, ribadendo pieno sostegno e segnalando i timori che le parole di Manenti siano tutte un grosso bluff: "L'impegno della Figc? Mi viene da ridere – ha replicato sarcastico Lucarelli – Appena hanno capito che c'era la possibilità di non scendere in campo, gli uomini della Federazione sono arrivati a Collecchio. Sono qui per garantire la regolarità del campionato o vogliono davvero aiutare il Parma?".

A rendere ancora più torbida l'acqua nella quale sta nuotando un'intera tifoseria, l'ennesima notizia che arriva dalla Procura di Parma che avrebbe aperto un'ulteriore indagine. Dopo quella relativa al possibile fallimento del club, i magistrati hanno ora puntato il dito su una transazione "sospetta" risalente all'ultimo periodo di Ghirardi. L'ex presidente, infatti, avrebbe ottenuto un anticipo pari a un milione di euro da parte di una banca, relativo ad un credito che il Parma vantava nei confronti di un'azienda. Il problema, secondo gli inquirenti, starebbe in una firma risultata falsa. Fasulla come la voce che Manenti aveva sparso nelle ultime ore a Collecchio. Dei bonifici neanche l'ombra e, per di più, i codici girati ai giocatori per verificare l'effettiva partenza degli emolumenti (i CRO bancari) sono risultati inesistenti presso tutti gli istituti bancari, dove i giocatori hanno i conti correnti.

Le parole di Tavecchio – Anche il numero uno del calcio italiano ha commentato la triste vicenda del club ducale ed il rinvio della partita del Tardini: "Quella di Parma è una situazione complicata – ha detto Tavecchio durante un incontro nella redazione del quotidiano "La Nazione" a Firenze: “Ho fatto rinviare la partita, piuttosto che farla giocare a porte chiuse. E’ un bel problema, del quale ho discusso con Pizzarotti (il sindaco di Parma, ndr) e con Beretta. I nostri legali hanno già incontrato i giocatori per discutere della situazione. È una questione più da tribunale che sportiva. Stanno cercando di evitare il fallimento. I controlli? Abbiamo la Covisoc e cercheremo di guardarci dentro. Nel prossimo consiglio federale presenterò un’informativa sulle nuove garanzie che chiederemo alle società al momento dell’iscrizione".

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