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Parma-Juventus 0-1, decide Pogba su grande giocata di Quagliarella

I ducali dominano, ma i bianconeri espugnano il Tardini grazie ad una rete del francese.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Amauri e Ogbonna

Fabio Quagliarella entra e la Juventus vince. Concetto semplice, semplice come rendere facili anche le cose più difficili. L'attaccante stabiese tira fuori dal cilindro uno dei suoi colpi ma non è fortunato: la palla sbatte sulla traversa, torna in campo… sembra una maledizione, ma Pogba è lì, s'avventa sulla sfera come un'aquila, la fa sua e la scaraventa in rete. Gol, tre punti, successo pesante, Roma sempre nel mirino e buon viatico per la sfida di Champions League contro il Real Madrid. Decide il francese, talento ambito da mezza Europa ma che i bianconeri non lasceranno partire (sarebbe un delitto perderlo), ma la palombella scagliata dai trenta metri da Quagliarella conferma la punta come asso nella manica per Conte e non restare incartati.

Quanta sofferenza, però. Perché il Parma gioca a viso aperto, attacca, pressa, raddoppia sui portatori di palla. Perché Parolo è sempre un brutto cliente e Cassano abbastanza imprevedibile anche quando non è in serata. E poi c'è Amauri: sì, l'ex di turno che le tenta tutte per bucare Buffon, fino a osare un colpo di tacco alla ‘Bettega'… già, ma lui è Amauri e allora la palla accarezza la parte interna del piede che fa da sponda e poi scivola fuori, a nemmeno un metro dalla linea bianca. E' dura domare la squadra di Donadoni, perché la testa vola alla sfida con le ‘merengues' e bisogna pur risparmiare i pezzi da novanta: Pirlo resta in panca e la sua assenza si nota. La Juve resiste, arroccata intorno alla mediana, rischia per una clamorosa disattenzione di Ogbonna (Buffon rimedia alla meglio) e poi rinsavisce. Nervi saldi, non è finita: all'orizzonte incrocia nelle acqua la corazzata spagnola con Ronaldo, Bale e Benzema prontio a far fuoco.

Formazioni. Donadoni non cambia modulo e si affida al suo 3-5-2 finora positivo soprattutto contro le grandi: davanti a Mirante, i tre centrali Lucarelli, Cassani e Mendes dovranno arginare le iniziative dell'attacco juventino; a centrocampo, confermatissimi Parolo, Biababy e e Gargano, con Marchionni e Gobbi a completare la mediana: in attacco, il tandem Amauri-Cassano promette scintille, con Palladino pronto a subentrare in caso di necessità. Anche Conte resta fedele al proprio modulo, ma deve optare per qualche cambio in vista della sfida al Real Madrid in Champions League e della partita contro il Napoli prevista per domenica prossima. Con Buffon in porta, i tre centrali saranno Chiellini, Barzagli e Padoin, con l'ingrato compito di limitare le iniziative di Amauri e Cassano. A centrocampo, confermati Padoin e Asamoah (150a presenza in Serie A) esterni, con Vidal, Pogba e Marchisio ad agire in mediana. In attacco, la sorpresa è Giovinco al posto di Llorente, accanto ovviamente all'Apache, Carlos Tevez. Si rivede in panchina Quagliarella.

Primo tempo. La gara inizia senza particolari brividi: il Parma si affida al lancio lungo per scavalcare il centrocampo bianconero, la Juventus "studia" i ducali per trovare un punto debole da scardinare. Poi in due minuti la gara si infiamma: prima Cassano apre per Amauri che fa sponda per Parolo, palla a Gobbi che davanti a Buffon spara fuori. Poi replica la Juve: scambio veloce tra Giovinco e Tevez, l'Apache prova il tiro respinto però da Mirante. Sembra l'inizio di un match entusiasmante, e invece la gara si fa di nuovo lenta: il Parma fa girare palla e chiude gli spazi, la Juve prova solo dalla distanza, ma senza esito. Poco dopo la mezz'ora, ci riprovano ancora Gobbi da una parte (palla alta) e Vidal dall'altra (di poco a lato), ma il risultato non si sblocca.

Secondo tempo. Nella ripresa le due squadre sembrano intenzionate a cambiare ritmo. L'occasione più ghiotta è quella che capita ad Amauri: Biabany si invola lasciando sul posto Chiellini, traversone per Amauri che prova il colpo di tacco ma non centra la porta.

Conte capisce che la gara rischia di prendere una brutta piega, e decide di mandare in campo Pirlo per Marchisio. Ma non cambia la sostanza: il Parma ci crede e spinge alla ricerca del gol, che però tarda ad arrivare. Anzi, è la Juve a sfiorare il colpaccio a venti dalla fine: Padoin mette al centro per Tevez che prova al volo, ma Mirante si supera ed evita la beffa nel momento migliore dei ducali.

Forse con la testa già a Real Madrid e Napoli, il tecnico pugliese dei bianconeri richiama in panchina Tevez e Giovinco, lanciando nella mischia Quagliarella e Llorente, e terminando così, ad un quarto d'ora dalla fine tutti i cambi a disposizione. Passa un giro di lancette e la sorte premia Conte: Quagliarella ci prova dai 30 metri, la palla si infrange sul palo e torna sui piedi di Pogba, che appoggia in rete per il vantaggio bianconero.

Il Parma ci riprova ma non riesce più a trovare spazi: la Juventus riesce a portare a casa una vittoria importantissima, nonostante un ampio turnover e dopo aver subito per oltre un'ora il Parma.

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