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Parma-Inter, Stramaccioni: “Sneijder fuori per scelta mia”

Sulla questione contrattuale tra il calciatore olandese e il club, Il tecnico si schiera con la Società. Riflettori puntati sul campionato.
A cura di Maurizio De Santis
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il tecnico nerazzurro perplesso

Il caso Sneijder, le polemiche di Cagliari archiviate con la cancellazione della squalifica e il campionato: Stramaccioni ha una spiegazione per tutto. Replica colpo su colpo alle domande a raffica. Smaltita la rabbia dopo la gara con i sardi, superata anche l'amarezza per la sconfitta (indolore) nella partita di Europa League contro il Rubin Kazan, il tecnico nerazzurro punta i riflettori sui prossimi avversari (il Parma di Donadoni) e chiarisce la propria posizione nella vicenda "Wes".

L'olandese non gioca per scelta tecnica. Giusta la linea della Società.

Ho parlato e parlo quotidianamente con Wesley e con il presidente, conosco la situazione – afferma ai microfoni di Sky -. Credo che il discorso sia più semplice di quanto si possa pensare: l'Inter quest'estate ha deciso di avere delle linee guida chiare e precise, che abbiamo avuto modo di constatare tutti nella campagna acquisti. All'interno di questa idea del club che va rispettata e condivisa, c'è da capire la posizione del giocatore. Nel senso che per Wesley ho una stima enorme calcistica e umana, l'ho dimostrato a lui e a tutti. Ma adesso c'è la mia posizione, e l'allenatore decide di non utilizzare il giocatore per una scelta tecnica per quello che vedo sul campo e respiro qui in Pinetina. Questa è la mia valutazione, ovviamente sperando che ci si possa sedere a un tavolo e risolvere la situazione. Detto questo, andrò con i migliori che reputo a Parma e decido di non utilizzare Sneijder.

Parola d'ordine: non lasciarsi distrarre. Parma campo difficile, ci vuole determinazione.

Voglio vedere la stessa fame e la stessa grinta che ci ha permesso di raggiungere il secondo posto, non voglio serenità sul campo del Parma. La serenità negli allenamenti, invece, sicuramente sì.

Trasferta insidiosa contro la squadra di Donadoni.

Ho appreso velocemente che Parma sia un campo difficile, ci ho perso per la prima volta in Serie A lo scorso anno. Sicuramente, quel che sta facendo Donadoni è sotto gli occhi di tutti. Il Parma ha cambiato qualche pedina. Per noi è una trasferta difficile, ma l'Inter ha bisogno di ritrovare sul campo i punti di forza che ci avevano portato nelle prime posizioni.

 Giusta l'espulsione contro il Cagliari, non la squalifica.

Non siamo stati fortunatissimi negli episodi nelle ultime partite, ma sono sicuro che domani al Tardini vinceranno i migliori e chi giocherà meglio. Vorrei ringraziare invece i nostri avvocati, Capellini e Raffaelli, per la squalifica. Capellini tra l'altro è stato l'avvocato che ha firmato il mio triennale. Col Cagliari meritavo di essere allontanato dal campo, avevo protestato con le mie braccione lunghe, ma non di essere squalificato perché non avevo offeso nessuno. E' giusto che io sia in panchina a Parma.

Gargano squalificato. Guarin, pedina fondamentale per gli equilibri in mezzo al campo.

So che la mia squadra ha concesso tanto nelle ultime uscite. Ma con la squalifica di Gargano, per noi diventa importantissimo il recupero di Guarin. Abbiamo fuori cinque giocatori nello stesso reparto, chiunque andrebbe in difficoltà e noi siamo in difficoltà. Perciò Fredy diventa basilare. Detto questo, a Parma per fare risultato dovremo concedere meno.

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