Parma: anche Cassano e Paletta, tra i 178 movimenti di mercato
In attesa di capire quali saranno effettivamente le intenzioni di Tommaso Ghirardi e cosa ne sarà del futuro del club gialloblu, il Parma traccia un bilancio dell'immenso lavoro svolto da Pietro Leonardi, ad della società, dagli "scout" e dallo staff di Roberto Donadoni: i principali artefici delle decine di operazioni di calciomercato che hanno portato il club ducale ad essere quello più attivo sul mercato. Il dato che emerge è sintomatico: 178 operazioni di mercato (in entrata e in uscita) dall'estate 2013 fino a gennaio 2014, 60 i giocatori "trattati" nell'ultima finestra di mercato, 226 quelli in qualche modo legati al Parma sparsi tra Serie A, B, Lega Pro e, addirittura, nel campionato sloveno. Piccoli campioni in erba, giovani promettenti e molti giocatori svincolati: l'idea della società, come confermano i vertici del club, è quella acquisire più calciatori possibile e piazzarli, eventualmente, nelle varie società affiliate.
Le parole dell'ad – Più ne abbiamo sotto contratto, più alta è la possibilità di scoprire, tra di loro, i campioni del futuro. Questa la "mission" del presidente Ghirardi e del suo braccio destro Leonardi: "L'idea è quella di lavorare sulla quantità degli atleti – spiega L'amministratore delegato emiliano alla Gazzetta dello Sport – perché operare sulla qualità imporrebbe risorse incredibili alla nostra proprietà". Un progetto, dal nome "Galassia Parma", che si appoggia sulla disponibilità delle società satellite…tra queste anche le due sorprese di Serie B, Latina e Crotone: "Lavoriamo con altre società, per cercare quelle che possono essere le destinazioni migliori per i nostri calciatori – continua Leonardi – In questo modo siamo in grado di controllarli e gestirli in maniera totale. Con questo metodo abbiamo allestito un buon gruppo per la prima squadra e rinforzato il settore giovanile".
I casi eclatanti – Nel Parma che, quest'anno, ha raggiunto l'Europa League (poi tolta dall'Uefa, a favore del Torino), c'è molto del lavoro di Pietro Leonardi. Il caso più clamoroso riguarda Gabriel Paletta che Leonardi acquistò in maniera lungimirante (e dopo un infortunio del giocatore), pagandolo 2,5 milioni di euro al Boca Juniors: una cifra che, in questi mesi, si è come minimo triplicata. Oltre all'italo-argentino, colonna della nuova nazionale di Prandelli, anche i colpi di Amauri (preso a parametro zero), Mirante e Antonio Cassano (arrivato in cambio di Belfodil). Il tutto senza dimenticare l'incredibile plusvalenza realizzata con Sebastian Giovinco: arrivato in prestito a 1 milione di euro, riscattato a metà per 3 milioni e, infine, rivenduto alla Juventus per 11 milioni di euro.