Pararigori della Serie A, ecco i più efficaci del campionato: Viviano e Cragno al top
Finora, in Serie A su 350 match totali, sono stati segnati ben 938 reti complessive per una media, di gol per gara, di 2,68 segnature per partita. Un rendimento medio importante che dimostra come il nostro massimo campionato sia tornato terra di grandi bomber ma, soprattutto, terra fertile per tutti i club nostrani, specie, se giocano in casa (1,46 gol sui 2,68 totali sono segnati da formazioni che disputano fra le mura amiche i propri incontri).
Eppure, ad arginare questa spettacolare tendenza, questo culto del gol ci sono dei portieri, quasi leggendari, capaci, anche nel più disperato dei tentativi e quindi nel duello quasi da far west dal dischetto, di sbarrare il passo ai famelici attaccanti nostrani e a segnalarsi come insuperabili baluardi per le rispettive formazioni. Non a caso, Viviano della Sampdoria risulta essere, insieme con Tomas Koubek del Rennes, il miglior portiere d’Europa per penalty neutralizzati. E così, in questo contesto, ecco quali sono i pararigori più performanti e quindi meno battuti dagli 11 metri in Serie A.
Viviano primo, a seguire Sirigu e Cragno
Con 35 giornate a referto ed il 92% sul totale delle sfide previste negli archivi è tempo, nell’attesa di emettere il verdetto finale, di eleggere il miglior (parziale) estremo difensore, la miglior saracinesca dal dischetto del campionato.
E pur con 3 rigori parati, come Sirigu e Cragno, il più forte di tutti, al momento,risulta essere Viviano in grado, sui 5 rigori fischiati contro, di intercettarne ben 3, il 60% del totale facendo, metaforicamente piangere, Florenzi, il 28 gennaio scorso, Ricardo Rodriguez 20 giorni più tardi, nella sconfitta per 1-0 di Milano col Milan e Trotta, l’11 marzo, nel Ko calabrese dello ‘Scida’ per 4-1. Arrendendosi però, solo agli attaccanti argentini: Higuain, nello scorso novembre e Icardi nel 5-0 subito al ‘Ferraris’ il 18 marzo. Insomma, riuscire ad ottenere un penalty contro la Samp, quest’anno, è più una iattura che un buon auspicio con Viviano ottimo argine finale alle velleità di gol degli avversari.
Desideri di gol che pure con i predetti Sirigu e Cragno sono stati spesso frustrati dai due estremi difensori che però, con più rigori subiti, ne hanno bloccati tre restituendo poi percentuali di successo nettamente inferiori rispetto al blucerchiato.
Con il granata a salvare tre rigori sugli otto subiti (37,5% si penalty neutralizzati) ed il toscano di Fiesole, peraltro stessa terra natia di Viviano, a ipnotizzare tre calciatori, Quagliarella, Perotti e Matri, su nove tiri ravvicinati in stagione con lo scalpo, appunto, dell’argentino della Roma che, prima di incrociare, nel vero senso della parola, i guantoni col sardo non aveva mai fatto cilecca davanti alla porta.
È traffico a quota 2 rigori parati, ma per percentuali di successo domina Bizzarri
In seconda posizione, invece, sembra un giorno feriale sul raccordo anulare. Insomma: c'è un traffico da pazzi. E sì perché sono ben cinque i portieri appaiati a quota due rigori parati con 35 gare sul groppone ed una marea di minuti, 3510′, giocati. Ma anche qui, seguendo il discrimine della percentuale di penalty annullati, troviamo qualcuno che si distingue sugli altri. Come l’argentino Bizzarri bravo, in due occasioni su quattro, a dire di no ad avanti come Higuain e a dimostrarsi, anche a 40 anni suonati, degno numero uno in Serie A. Dopo di lui, invece, con una quota del 40% di rigori intercettati Meret della Spal, Sorrentino del Chievo e Alisson della Roma su un totale di 5 penalty e, a chiudere, con il 28,6% di conclusioni ravvicinate bloccate, Alex Cordaz del Crotone capace di chiudere lo specchio a Matri e poi a Viola riuscendo, peraltro, a regalare, specie nella gara con i sanniti del Benevento, 3 pesantissimi punti ai suoi delfini.