Papa Francesco: “Bello vedere giocare Messi ma non è Dio”
Un dio del pallone, ecco cosa è Messi. Non ha una sua chiesa perché calciare in maniera divina e avere un talento soprannaturale non basta se non vinci un Mondiale e nemmeno la Copa America. Quando ci riuscirà, magari inventando un altro gol del secolo allora forse le cose potrebbero cambiare. D'altronde il calcio è una religione pagana che ha i suoi idoli, il suo cerimoniale, il suo ecumenismo di folle adoranti ai piedi del campione. Guai però a mischiare il sacro e il profano: Papa Francesco, grande appassionato di calcio e connazionale della Pulce ha voluto mettere le cose in chiaro.
E' un sacrilegio dire che Messi è il Dio del calcio, la risposta di Papa Francesco
Spesso e volentieri anche nel mondo del calcio si fa riferimento a divinità e idoli. Espressioni usate ad esempio per un campione del calibro di Leo Messi (o Cristiano Ronaldo, Maradona, Pelé, basti pensare anche al "Profeta" Cruyff). Papa Francesco intervistato da Jordi Evolé nel corso del programma ‘Salvados' ha voluto chiarire le cose. Messi è certamente un piacere per gli occhi, e gli appassionati non si abituano mai alle sue prodezze al punto da considerarlo un "Dio del Calcio". Una situazione però non gradita dal Pontefice: "In teoria è un sacrilegio, non si può dire. E io ovviamente non lo credo. Voglio dire, la gente dice che Messi è Dio come per dire ‘ti adoro’. Sono espressioni della gente, dei tifosi".
Bello vedere giocare Messi ma non è Dio, le dichiarazioni del Pontefice
"Messi Dio del calcio" è dunque un'espressione è di uso comune tra i fan sfegatati di Messi. Papa Francesco, tifoso del San Lorenzo, riconosce i motivi che portano all'utilizzo di queste affermazioni su uno dei calciatori più forti di tutti i tempi. Questo però non significa che si tratti di una definizione giusta, anzi. Il Pontefice ha chiarito in maniera perentoria il discorso: "Certo, è popolare dire che è un Dio con la palla in campo e questo si può dire ma si tratta solo di espressioni popolari. È anche vero che è bello vederlo giocare, ma non è Dio".
