Paolo Maldini è la più grande bandiera del calcio: per lui il “One Club Man”
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Un campione che ha legato la propria straordinaria carriera ai colori del Milan e che è riconosciuto come tale in tutto il mondo. L'ultimo tributo è arrivato oggi in Spagna, poco prima della partita dell'Athletic Bilbao al San Mames in Liga quando il club basco ha deciso di premiare proprio l'ex difensore del Milan e della Nazionale del titolo di "One Club Man", riservato solamente a quei calciatori che si sono contraddistinti per anni in un solo e unico club.
Della grandezza di Paolo Maldini, recentemente orfano di papà Cesare, si è già detto tutto ma è sempre utile ricordare ai più smemorati che cosa ha vinto il difensore centrale rossonero durante i suoi anni a Milano: 7 titoli nazionali, 5 Supercoppe Italiane, 1 Coppa Italia, 5 Supercoppe Europee, 2 Coppe Intercontinentali, 1 Mondiale per Club e, fiore all'occhiello, 5 Coppe dei Campioni / Champions League. Un palmares che fa invidia a moltissime altre stelle e bandiere e che lo ha inserito da tempo tra i più vincenti di sempre della storia del calcio.
Proprio in un momento in cui in Italia soprattutto si discute sulle ‘bandiere' del calcio, Maldini riappacifica con quanto sta accadendo a Roma sul fronte Francesco Totti. Anche il capitano giallorosso è caduto in ‘disgrazia' in quello che potrebbe essere il suo ultimo anno a Roma: incomprensioni, litigi con la dirigenza, la voglia di continuare mentre molti (se non tutti) lo invitano a smettere, l'amore incondizionato dei tifosi. Come andrà a finire in Capitale lo sapremo fra qualche settimana. Come andò a finire tra Maldini e il Milan lo sappiamo già così come accadde anche per un'altra icona, Alex del Piero e la Juventus.
Oggi, la notorietà di Paolo Maldini è stata certificata anche in Spagna. Con una cerimonia in pieno stile: il difensore è stato ospitato al San Mames ed è sceso in campo prima del match casalingo dell'Athletic per ricevere il premio e l'applauso di tutto il pubblico spagnolo: ennesimo tributo per una di quelle ‘bandiere' che il calcio moderno vorrebbe ammainare per sempre.