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Pallotta: “Cristiano Ronaldo farà fatica in Serie A, e mi chiedo la Juve come lo pagherà?”

Il presidente della Roma, dagli Stati Uniti, ha parlato dell’arrivo di CR7: “Sarà un bene per la Serie A, non ho mai pensato fosse negativo per noi”, prima di lanciare qualche frecciata alla Juve: “Non potrà segnare 60 gol in campionato, le difese italiane sono più organizzate. E mi chiedo la Juve come lo pagherà”.
A cura di Alessio Morra
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James Pallotta non ha molti peli sulla lingua, come la gran parte degli uomini di sport americani. Il presidente della Roma ha espresso una serie di dubbi sull’acquisto di Cristiano Ronaldo. Secondo il numero uno dei giallorossi CR7 non segnerà un numero di gol spropositato e soprattutto si sta chiedendo come la Juve riuscirà a pagare il portoghese, costato tra cartellino e ingaggio netto e lordo più di 360 milioni di euro. Ammette però che per la Serie A l’arrivo di Ronaldo è un bene:

Cristiano Ronaldo alla Juventus? Subito ho pensato che fosse una cosa positiva per la Serie A perché era un po’ sottovaluta nel resto del mondo. Non ho pensato che sia una cosa negativa per la Roma, per niente. Lui è un giocatore spettacolare, uno dei migliori di sempre. Ma penso che in Italia sarà diverso per lui, non ho mai pensato che verrà in Italia e segnerà 60 gol. Ora non sto dicendo questo affinché mi smentisca, ma questo è un campionato difficile tatticamente. E poi stavo cercando di capire come diavolo lo avrebbero pagato.

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Dopo aver riportato con forza in auge la vecchia rivalità, mai sopita, tra Roma e Juventus, dagli Stati Uniti il presidente, al fianco di Manolas e di Justin Kluivert, gioiello preso dall’Ajax, ha parlato delle cessioni più importanti della sua gestione e apertamente ha detto che l’addio che gli ha creato più dispiacere è stato quello di Momo Salah, che la scorsa estate è passato al Liverpool per 42 milioni di euro:

Quale è stato il giocatore che mi è dispiaciuto di più cedere? A me piaceva molto Salah, ma molti non sanno che dovevamo lasciarlo andare. Non avevamo scelta, è stato difficile. Anche con Alisson è stato difficile e Radja pure, lui è un guerriero. Non è mai facile, ma in molti casi non hai scelta. Cerchi di venderli al massimo e poi trovare giocatori di personalità che siano migliori”

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