Pallone d’Oro sudamericano a Carlos Sanchez, battuto Tevez
L'Europa celebrerà la consegna del Pallone d'Oro a gennaio, il giorno 11 a Zurigo il calcio continentale sceglierà il migliore giocatore tra Messi, Cristiano Ronaldo e Neymar. La Pulce è favorita, complice il 2015 straordinario del Barcellona che è tornato sul trono della Champions a giugno e a dicembre sul tetto del mondo in Giappone. Da France Football al quotidiano El Pais di Montevideo, cambio d'inquadratura: in Sud-America il Trofeo più ambito a livello personale per la carriera di un campione è andato all'uruguaiano Carlos Sanchez. Il 31enne centrocampista ex del River Plate, adesso tra le fila del Monterrey, ha raccolto il maggio numero dei consensi (182 voti su 426 complessivi) rispetto a Carlitos Tevez (61), all'ex juventino non è bastato il ritorno in Argentina e la vittoria bis (campionato, coppa nazionale) con il suo Boca Juniors per conquistare il premio.
Carlos Sanchez ha raccolto lo scettro da Teofilo Gutierrez, vincitore nel 2014. Per l'uruguagio è il giusto riconoscimento a margine di una stagione che lo ha visto assoluto protagonista sia per le proprie prodezze sia per i successi ottenuti in Copa Libertadores, Recopa e Suruga Bank, tutte griffate quattro gol in cinque finali. La sua ultima esperienza con la maglia dello storico club argentino è stata al Mondiale per Club, quando ‘los Millonarios' sono stati costretti a inchinarsi dinanzi alla classe e alla potenza di Luis Suarez e del Barcellona. Il “Pelado” è il quarto uruguaiano a mettere in bacheca il Pallone d'Oro sudamericano: prima di lui c'erano riusciti Alzamendi (1986), Ruben Paz (1988), Enzo Francescoli (1995).
Il premio di miglior allenatore è andato a Jorge Sampaoli, il commissario tecnico che ha guidato il Cile alla conquista della Coppa America. Sampaoli ha superato il connazionale Marcelo Gallardo contando 174 voti, 67 in più del suo rivale fermatosi a quota 107.