Pallone d’Oro, Ibra sull’esclusione di Buffon: “Purtroppo non vincono sempre i migliori”
Nella storia del calcio francese c'è entrato nello scorso week-end, toccando quota 110 gol con la maglia del Paris Saint-Germain nella sfida contro l'Olympique Marsiglia. In quella del calcio internazionale c'è da sempre. A 34 anni Zlatan Ibrahimovic, nonostante mai sia riuscito a vincere un trofeo importante a livello europeo e mondiale, resta un'icona del calcio internazionale. Perché ha i numeri (incredibili) del campione, capace di estrarre dal cilindro tocchi di classe, colpi di tacco fenomenali e una rovesciata (segnata nel match della sua Svezia contro l'Inghilterra) da cineteca. Perché ha abbastanza personalità per bucare lo schermo e arrivare diritto al cuore dei tifosi, di chi lo ama oppure lo odia, di chi lo considera fortissimo e chi invece pensa sia uno spaccone.
La Top 10 dei marcatori del PSG: 1) Ibrahimovic 110; 2) Pauleta 109; 3) Rocheteau 100; 4) Dahleb 98; 5) M’Pelé 95; 6) Susic 85; 7) Rai 72; 8) Carlos Bianchi 71; 9) Cavani 64; 10) Hoarau 56.
Sotto la Torre è un idolo, ha scalzato anche Pauleta dal podio battendone il precedente record di marcature giocando meno partite rispetto al portoghese (109 reti in 212 presenze, mentre l'ex Milan di gare ne ha disputate 79 in meno). Sotto la Torre resterà almeno fino a giugno 2016, quando cadrà la scadenza naturale del contratto. La Milano rossonera ha provato a riportarlo a San Siro, magari con lui in squadra una sconfitta così mortificante come quella incassata in casa contro il Napoli (4-0) non sarebbe avvenuta. Il Psg ha fatto muro e l'ha trattenuto. Il futuro? "Vediamo a fine stagione, deciderà Ibra", ha ammesso di recente. A Gazzetta Tv invece ha spezzato una lancia in favore di Gigi Buffon, ex compagno di squadra. "Lui è uno dei migliori al mondo, ma non sempre vincono i migliori".
