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Pallone d’Oro 2014, Suarez grande escluso

Luis Suarez tagliato dalla Fifa per il morso a Chiellini. Nel 2006, però, fu indulgente nei confronti di Zidane che rifilò una testata a Materazzi durante il Mondiale giocato in Germania.
A cura di Maurizio De Santis
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Selvaggi e sentimentali. Javier Marias, però, nulla c'entra con le storie di Luis Suarez e Zinedine Zidane. Cosa hanno in comune l'attaccante del Barcellona e l'ex stella del Real Madrid? Entrambi si sono macchiati di episodi spiacevoli sul palcoscenico internazionale: il francese al Mondiale 2006, l'uruguaiano nella Coppa disputata in Brasile durante l'estate scorsa. Un colpo di testa sballa le coronarie o toglie la corona. Et voilà, Zinedine. Nello Stade de France schiantò i verde-oro. In Corea s'infortunò e fu ribattezzato con l'epiteto di chat noir (gatto nero) affibbiatogli da una parte della critica poco indulgente col Campione meticcio. Zizou, l'algerino cresciuto nel quartiere dormitorio di Place Tartane (a Marsiglia) tra etnie diverse e simbolo di un'integrazione difficile. Agnelli lo definì più divertente che utile: la Juve se ne privò facendo quattrini a palate, lui si consolò con un contratto "galattico". Gli resta un cruccio: a Materazzi che insultò ‘le virtù di sua sorella', rifilò una testata in petto. Vendicò l'onore, ma perse la Coppa. Disgrazia fu… ma solo in parte perché allora la Fifa decise di graziare l'ex juventino e lo incluse nell'elenco dei finalisti del Pallone d'Oro (si piazzò quinto). Disgrazia fu… per il bomber del Liverpool, capocannoniere in Premier League (31 gol in 33 partite giocate) e autentico trascinatore dei reds di Rodgers ma escluso dal novero dei candidati al prestigioso trofeo.

Il morso a Chiellini e la maxi squalifica. Suarez ha scontato la durissima sanzione inflittagli dalla Fifa (quattro mesi di stop) per quel gesto commesso durante la partita con l'Italia al Mondiale. Uruguay agli ottavi di finale, Azzurri a casa senza passare la fase a gironi: ci fu poca gloria per entrambe, considerato il battage mediatico sul vizio della punta sudamericana di addentare gli avversari. Ne sa qualcosa anche il difensore della Juventus e dell'Italia, Chiellini, che mostrò i segni del morso ricevuto in un contrasto con l'avversario. Nei riguardi della punta Celeste non c'è stata uguale indulgenza… perché?

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