Palermo, Zamparini conferma l’addio: “A 75 anni ho altre cose da fare”
Il momento che buona parte della tifoseria siciliana stava aspettando, forse è davvero arrivato. Dopo i tragicomici addii ai suoi allenatori, a salutare tutti questa volta potrebbe essere proprio lui: Maurizio Zamparini. Il patron del Palermo lo ha confessato a margine dell'assemblea di Lega: "Ancora due mesi e poi lascio il calcio italiano – ha spiegato il presidente – Mi piacerebbe che a prendere il Palermo fossero investitori palermitani, anche perché gli stranieri scappano a causa di mancanza di tempi e certezze. L'anno prossimo non farò il presidente, di sicuro. Ho 75 anni, ho altre cose da fare". Parole forti, come da sua consuetudine, che hanno spesso colpito il sistema del calcio italiano: "E' stata una delle mie ultime riunioni di Lega e ho ritirato il ricorso che avevo fatto. Non sono d'accordo su questo sistema economico. Sono stanco, ho fatto il Don Chisciotte per una vita".
L'ultima grande cessione
"E' stata un'annata negativa, piena di casini – ha continuato Zamparini – Una volta ero io che esoneravo gli allenatori, adesso vanno via da soli. Sono certo che ne usciremo con Novellino, ma con i pareggi non ci salviamo. Ora dobbiamo andare su tutti i campi, a parte lo Stadium, per cercare di vincere. Le contestazioni? A Palermo mi contestano in 50. E' solo una parte della tifoseria, uno spicchio. La vera Palermo mi abbraccerebbe anche se dovessimo retrocedere. Cosa non rifarei? Con il senno di poi è facile, l'esonero di Iachini era motivato in quel momento, l'allenatore non era quello del primo anno ed è andata male con Ballardini". Prima di lasciare il club, Zamparini dovrà risolvere la grana Vazquez: richiesto da alcuni club e voglioso di provare a giocare in una grande squadra. "Ci sono 2-3 squadre che ce lo hanno chiesto. Chi prima arriva…Galliani? Ha fatto una richiesta, se Franco andasse sarei contento, ma ci sono su di lui anche due società inglesi che dopo Pasqua incontreremo".
