Calciomercato Palermo, Zamparini: City su Pastore? Non conosco l’inglese
Gli italiani hanno difficoltà con le lingue? Un limite che è consuetudine e ormai non fa più notizia, a meno che non sia qualche personaggio di spicco a ricordarci la nostra ignoranza in materia (c'è da dire che grazie ad Internet le nuove generazioni sembra siano più ferrate in materia, almeno si spera).
Zamparini parla con la schiettezza di sempre. Prima spara a zero sul tecnico, strano, il solito Delio Rossi: "La fase difensiva del Palermo contro l'Inter è stata atipica così come la posizione dei difensori sul gol di Pazzini". Il presidente del Palermo in seguito fa il punto sul mercato rivelando un atroce quanto simpatico retroscena: «Non abbiamo preso Amauri" ha chiosato " Perché avrebbe frenato i recuperi di Pinilla e Hernandez. A quanto venderei Pastore? Ieri mi ha telefonato il team manager del Manchester City ma io non parlo inglese, gli ho dato il telefono della mia segretaria, aspettavo un fax ma non è arrivato nulla. Pastore al momento è incedibile anche se nella vita nulla è incedibile. Se lo sceicco fa un'offerta non ci sono problemi".
Chi lo sa, viene da pensare che se dall'altra parte del telefono ci fosse stato Mancini invece che qualche altro dirigente del City forse oggi Pastore si starebbe già allenando ai piedi dell'Eastlands di Manchester. Zamparini chiude la sua ennessima arringa con l'immancabile bordata ai danni delle "amatissime" big della serie A. Sulla sfida contro la Juventus in particolare "Spero che la partita non sia condizionata dall'arbitro come successo contro l'Inter, infatti il rigore di Pazzini era chiaramente una simulazione, da prova televisiva,. Se fosse stato un giocatore del Palermo sarebbe stato così".
Incorreggibile Zamparini, grazie di esistere.