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Pablo Aimar lascia il River Plate: si ritira “El Payaso” del calcio argentino

Il trequartista di Cordoba non riesce a superare il dolore cronico alla caviglia destra e ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo. “El Payaso” ha annunciato il suo addio al mondo del calcio con una lettera ai suoi compagni. Messi gli tributa un addio speciale: “Si ritira un grande calciatore, uno dei miei idoli. Pablo Aimar ti auguro il meglio nella tua nuova fase della vita. Grazie per tutto quello che hai fatto per noi con la tua magia”.
A cura di Vito Lamorte
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Una giornata particolare in casa River Plate quella di ieri. Nella lista che ha redatto l'allenatore Marcelo Gallardo per le restanti partite di Copa Libertadores sono apparsi nomi nuovi di zecca come quelli di Saviola, Bertolo e Lucho Gonzalez ma un nome era assente, quello di Pablo Aimar. Il trequartista di Cordoba, non al massimo della sua condizione fisica, è stato scartato dal tecnico e tale decisione ha affrettato la decisione sul proseguimento della sua carriera da calciatore professionista. Al Monumental si è giocata stanotte la gara d'andata delle semifinali della Libertadores (i millionarios hanno vinto per 2 a 0 sul Guarani) e nelle ore che hanno preceduto la partita si è parlato di presunti disaccordi tra il giocatore e l'allenatore. Dopo la gara è stato lo stesso Gallardo a parlare dell'assenza di Aimar dalla lista e ha affermato che è stata una decisione concordata e causata dal dolore fisico con cui "El Payaso" convive. Il risultato finale è abbastanza scontato: Pablo Aimar ha preso la decisione di lasciare il calcio.

Attraverso una lettera alla squadra, Aimar ha salutato tutti così: "Compagni, prima di tutto ringrazio tutti per come mi hanno trattato questi mesi che sono stato. Li ho passati benissimo, sentendomi parte di un gruppo di persone fantastiche. Ho provato di tutto per essere fisicamente al vostro livello. Non mi è riuscito e ieri mi hanno comunicato di non essere nella lista della Copa, e lo capisco, io non voglio occupare un posto che probabilmente è per altri ragazzi. Per questo ho deciso di smettere di giocare. Vi incoraggerò da fuori e spero che otteniate tutto ciò che meritate. Verrò a salutarvi personalmente per dirvi grazie per come mi avete trattato. Grandi abbracci per tutti!".  I problemi alla caviglia destra, sottoposta a tre interventi chirurgici, seguiti da disturbi continui hanno generato una perdita di brillantezza e hanno scoraggiato il fantasista di Cordoba. Gallardo e Aimar hanno discusso sull'inserimento nella lista e il tecnico de "la banda" è stato molto chiaro: "Ho parlato con Pablo e gli ho detto che per il suo stato fisico non potevo includerlo e lui mi ha confidato che gli ho fatto un favore per quello che sta vivendo".

Il saluto di Messi ad Aimar. "Si ritira un grande calciatore, uno dei miei idoli. Pablo Aimar ti auguro il meglio nella tua nuova fase della vita. Grazie per tutto quello che hai fatto per noi con la tua magia", ha scritto l'attaccante dell'Argentina e quattro volte Pallone d'Oro del Barcellona sul suo profilo Facebook, tributando un addio speciale al calciatore/icona in Sudamerica.

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Aimar ha debuttato in Primera Division l'11 agosto 1996, ed è tornato a Nunez il 4 gennaio dopo l'esperienza al Johor Football Club Malesia. El Mago, così veniva chiamato agli inizi della carriera per le sue giocate ed il suo estro, ha giocato in Europa con il Valencia, il Saragozza e il Benfica prima di accasarsi nella Malaysia Super League.

Fu determinante nei tre tornei Apertura e Clausura che vinse insieme a Javier Saviola, Juan Pablo Sorin e Andres D'Alessandro con la maglia de "la banda" prima che il suo talento venisse notato in Europa. Il Valencia pagò 24 milioni di euro per il suo trasferimento e, forse, nella città spagnola ha vissuto i suoi anni migliori. Agli ordini di Rafael Benitez ha vinto i campionati 2001/02 e 2003/04 facendo tornare il trofeo nella vetrina valenciana dopo 40 anni. Al termine della sua parentesi con la maglia del Valencia ha vinto la Coppa UEFA nel 2003/04 contro l'Olympique Marsiglia. Dopo sei stagioni a Valencia passò al Saragozza per 11 milioni di euro. Non fu mai lo stesso del primo periodo valenciano nella seconda esperienza spagnola e nel 2008 passò al Benfica. A Lisbona le cose migliorarono e fece divertire la platea dell'Estadio da Luz.

Nel frattempo, la sua presenza con la Nazionale argentina ha giocato due Coppe del Mondo (2002 e 2006), due Coppa America (vicecampione nel 2007) e le Olimpiadi di Atene (medaglia d'oro). La sua ultima apparizione con la maglia della Seleccion risale al 10 ottobre 2009contro il Perù. Il talento di Cordoba ha subito un intervento chirurgico il 12 febbraio 2015 alla caviglia destra, è stato inattivo per quasi quattro mesi e ha giocato poco più di 15 minuti il 31 maggio nella vittoria del River contro Rosario Central per 2 a 0. La 14esima gara del Torneo di Primera Division potrebbe essere stata l'ultima apparizione ufficiale di Pablito Aimar, uno degli ultimi idoli de “los millionarios”.

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