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Ozil: “Delle critiche me ne infischio”

Mesut Ozil, che con l’Arsenal non riesce a mostrare tutte le sue qualità, non si cura delle critiche della stampa.
A cura di Alessio Morra
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Mesut Ozil è uno dei migliori centrocampisti al mondo. Sono tantissimi gli allenatori che lo stimano, perché nessuno in Europa negli ultimi quattro anni, nei cinque principali campionati, ha fatto più assist del tedesco che con la su Nazionale ha vinto i Mondiali in Brasile, naturalmente fornendo assist decisivi e segnando pure un gol. Ozil però con l’Arsenal non ha quasi mai dimostrato tutto il suo valore, e per questo molto spesso è stato criticato. Ma il numero 10 dei Gunners chiaramente ha detto che lui delle critiche non se ne importa.

L’Arsenal spese per Ozil 53 milioni

Il venticinquenne trequartista all’Arsenal è arrivato negli ultimi giorni del mercato estivo del 2013, per prenderlo dal Real Madrid Wenger tirò fuori addirittura 53 milioni di euro. Dopo un avvio favoloso Ozil è andato via via calando ed il peggio di sé lo ha dato nella gara di andata degli ottavi della scorsa Champions League in cui calciò, sullo zero a zero, un rigore in modo pessimo che fu neutralizzato da Neuer. Dopo il Mondiale ha giocato poco e male. Poi un infortunio serio lo ha messo fuori causa fino a gennaio, mettendo ulteriormente nei guai i Gunners che non sono partiti con il piede giusto in questa stagione.

Ozil: “Mi fido dell’Arsenal e di Wenger”

Ozil intervistato dal prestigioso ‘Esquire’ ha regalato parole d’amore alla sua squadra e al suo allenatore: “Wenger sa quello che vuole ed io so che con lui posso migliorare ancora. Si fida di me ed io mi fido ciecamente di lui. L’Arsenal? Sono orgoglioso di far parte di questa squadra.”. Il tedesco, che recentemente è stato lasciato dalla sua fidanzata arrabbiata, giustamente, perché Ozil lo ha tradito, spedisce al mittente le critiche: “Sono in questo mondo da tanto tempo, sono diventato professionista quando avevo 16 o 17 anni. Non mi interessa quello che la stampa pensa di me, il calcio è una cosa che cambia giorno dopo giorno. Una partita giochi bene, l’alta la giochi male, è così e ci sono abituato.”

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