Osvaldo al Boca Juniors, accordo fatto. Per lui pronta la ’10’
L'accordo è fatto. Osvaldo cosparge il capo di cenere (pagando un'ammenda costosa all'Inter per l'alterco con Icardi e gli allenamenti saltati), dice addio all'Italia ancora una volta e se ne va in Argentina al Boca. Unica strada rimastagli da percorrere fino al termine della stagione: cinque mesi, tanto durerà il prestito concesso dal Southampton agli xeneizes, con opzione per altri due anni (sempre che il cammino dei gialloblù in Copa Libertadores non s'arresti subito). L'ingaggio? Ridotto, e di molto, rispetto a quanto percepito nella ‘Milano da bere', con la concessione da parte della società per qualche ‘toccata e fuga' in Italia per stare accanto alla propria famiglia. Intesa raggiunta, si attende solo l'ufficializzazione dell'affare.
A conferma del tutto, le ultime parole registrate in queste ore da parte di Marcelo London, dirigente del club di Buenos Aires, che ha di fatto annunciato alla stampa argentina la bontà dell'accordo con il giocatore, rotta con l'Inter: "La trattativa è molto avanzata, martedì metterà la firma sul contratto e allora potremo dire che Osvaldo è un giocatore della nostra squadra. L'attaccante si trova in perfette condizioni fisiche". Parole chiare che seguono quelle rilasciate nei giorni scorsi dal numero uno del Boca, Angelici.
"Osvaldo arriverà da noi la prossima settimana". Parola di Angelici, numero uno del Boca Juniors: in un'intervista a Olè si era già sbilanciato sul buon esito di un'operazione che va condotta entro il prossimo 15 febbraio, quando chiuderà ufficialmente il mercato in Argentina. La maglia ‘numero dieci' degli xeneizes è già pronta. In Argentina sono convinti che l'ormai ex interista la indosserà a breve. I media hanno già tracciato il futuro di Pablo. A Milano le cose sono andate malissimo: dal litigio plateale in campo con Icardi fino alla rottura con la società che lo ha minacciato di intentargli causa (28 milioni di euro) e messo fuori squadra. Ripudiato, bandito dalla Pinetina e con in tasca il biglietto perché tornasse in Inghilterra, al Southampton detentore del cartellino. La Premier non è nel suo futuro, considerato che nemmeno i Saints hanno il suo nome in agenda. E nemmeno in Oriente da dove era pervenuta una offerta ai nerazzurri dall'Al-Ahly: prestito secco per sei mesi.
E allora, dopo aver rifiutato offerte che arrivavano da altri club italiani (Torino, Cagliari, Milan) l'unica strada che gli resta è tornare in patria dove conserva estimatori. Pablo avrebbe voluto la Juve e la Juve avrebbe voluto lui ma il pasticciaccio brutto accaduto a Milano gli ha messo i bastoni tra le ruote. Adesso il suo orizzonte punta altrove, verso il Sudamerica. Daniel Angelici, numero uno del Boca lo aveva anticipato ‘Radio La Red':"Aspettiamo che risolva alcune questioni personali. Poi se non ha altre squadre, allora può darsi che venga da noi…".
Non farà più parte dell'Inter – ha affermato Javier Zanetti, vice presidente dell'Inter – Stiamo cercando di trovare la soluzione migliore per lui.
Gli ‘xeneizes' sono in attesa, confidando anche sull'affetto che il calciatore nutre per i colori gialloblù. Al Boca arriva con la formula del prestito semestrale (fino alla prossima estate) e le proporzioni dell'operazione verrebbero controbilanciate dalla partecipazione alla Copa Libertadores, la Champions sudamericana. Il Boca l'ha conquistata grazie alla vittoria nello spareggio contro i rivali del Velez e l'inserimento in rosa dell'ex romanista è un rinforzo importante per essere maggiormente competitivi. Quanto all'aspetto economico, l'italo-argentino si ‘accontenterà' di un ingaggio più basso rispetto a quanto percepito all'Inter: in nerazzurro aveva già accettato di passare da 3.2 milioni netti a stagione a 1.6 netti. Difficile che potesse strappare lo stesso accordo anche al Boca ma la ‘numero 10' – che per gli xeneizes e, in particolare, per i tifosi dell'Albiceleste – è sua e suo sarebbe il ruolo di protagonista assoluto. E chissà che tra un paio di anni non si ritrovi a duettare in attacco con l'amico Tevez.