Orgoglio Criscito, Belotti e Balotelli fanno gol. Collaudo ok (con riserva) per Mancini
La gara amichevole con l'Arabia Saudita a San Gallo in Svizzera è stata la prima occasione per vedere all'opera Roberto Mancini nella nuova veste di ct dell'Italia. L'ex allenatore di Inter e Zenit San Pietroburgo ha cominciato il suo nuovo corso con una vittoria per 2-1 firmata da Balotelli e Belotti, riportando così al successo gli azzurri dopo 4 gare di digiuno, ma andiamo a vedere quali sono state le cose che ci sono piaciute o meno in questo debutto da commissario tecnico dell Nazionale azzurra.
Capitan Bonucci, Balo vice: Mancini non cambia le regole
In occasione di questo suo primo match da ct Roberto Mancini ha deciso di non stravolgere le regole che da anni vigono nello spogliatoio della Nazionale e così ha fatto anche per la scelta del capitano, ricaduta su Leonardo Bonucci, e vice-capitano, ricaduta invece sul rientrante (dopo quattro anni di assenza dal giro azzurro) Mario Balotelli. Nonostante tutte le critiche a cui si sarebbe inevitabilmente esposto per quest'ultima designazione il tecnico jesino ha scelto la tradizione e così il ruolo di vice-capitano è toccato a quello che dopo Bonucci aveva un maggior numero di presenze con la maglia dell'Italia, vale a dire proprio Balotelli.
4-3-3, nessun juventino titolare e Politano preferito a Chiesa
Per quel che riguarda invece la formazione mandata in campo al Kybunpark di San Gallo Mancini sembra aver confermato tutto ciò che aveva lasciato intendere alla vigilia. Il modulo è il 4-3-3 che sembra il più congeniale rispetto agli uomini a disposizione, nonché il modulo che quasi tutti i calciatori convocati conoscono perché utilizzato dai propri club di appartenenza. Poche sorprese anche per quel che concerne gli uomini mandati in campo dal primo minuto: come da attese nessun juventino titolare (non accadeva dall'agosto del 2012 con Prandelli). Unica eccezione: Politano preferito a Chiesa come esterno destro del tridente d'attacco. Quella schierata dal nuovo ct per l'occasione è inoltre la più giovane formazione titolare schierata dall'Italia dal match con la Romania del novembre 2010: età media 26 anni e 8 giorni.
Un'Italia frizzante, ma l'Arabia Saudita è poca cosa
Tenendo conto di tutte le attenuanti del caso e anche dell'avversario trovato di fronte, cioè un'Arabia Saudita che sì andrà ai Mondiali di Russia, al contrario di quanto farà l'Italia, ma che ha mostrato grandi carenze sia dal punto di vista tattico che da quello qualitativo, la nuova Nazionale targata Roberto Mancini, almeno per quanto fatto vedere per la prima ora di gioco, è piaciuta e ha subito fatto vedere l'imprinting del nuovo ct. Attenzione difensiva, predominio nel possesso palla, spinta sulle fasce laterali anche con i terzini (grande prestazione per il "fedelissimo" Criscito nel primo tempo), continua ricerca delle punte, e attacco dello spazio in area di rigore con molti uomini, le peculiarità da cui Mancini ha deciso di partire per questo nuovo corso azzurro.
Balotelli, l'azzardo del Mancio
Se sente la fiducia attorno a sé Mario Balotelli è certamente uno dei migliori calciatori italiani. E per quanto fatto vedere in questo suo ritorno in Nazionale con gol dopo 4 anni di assenza forzata potrebbe essere proprio questo il più grande merito del nuovo ct. L'attaccante del Nizza infatti finché non ha abbassato il proprio rendimento a causa di un piccolo problema muscolare, ha dimostrato di essere il centravanti perfetto per questa Italia districandosi bene sia spalle alla porta nelle sponde o creando spazio per gli inserimenti dei compagni, sia nel puntare gli avversari palla al piede che nelle conclusioni verso la porta dell'Arabia Saudita. Ovviamente è ancora prestissimo per capire quanto sia cresciuto invece dal punto di vista comportamentale, suo grande tallone d'Achille in passato.
Il ‘Gallo' rialza la cresta, ma nel finale si rivede la ‘vecchia' Italia
Buone notizie per Roberto Mancini arrivano poi dagli uomini subentrati dalla panchina nel secondo tempo. In particolare con il ritorno al gol di Andrea Belotti, entrato proprio al posto del claudicante Mario Balotelli. Il centravanti del Torino infatti dopo pochi minuti dal suo ingresso in campo ha realizzato il gol del momentaneo 2-0 mettendo così fine al suo digiuno in azzurro che durava da quasi un anno (l'ultima rete del Gallo in Nazionale risaliva all'11 giugno 2017 nella gara contro il Liechtenstein). Meno buone per Mancini invece le notizie arrivate nell'ultimo quarto di gara con l'Italia che ha abbassato nettamente il ritmo, lasciando l'iniziativa agli avversari, e che ha commesso diversi errori dettati da un calo di concentrazione uno dei quali, quello di Zappacosta (tra i migliori fin lì), è costato il gol di Al Shehri con cui l'Arabia Saudita ha riaperto una gara praticamente già chiusa.