Il nuovo allenatore del Napoli è… la scelta di De Laurentiis
Il film del prossimo campionato sta per essere girato, ma il produttore non ha ancora le idee chiare su quelli che saranno i protagonisti principali. Metafora a parte, Aurelio De Laurentiis è ancora alle prese con la scelta del prossimo allenatore. Un "casting" infinito che rischia di disorientare sia la dirigenza napoletana che i tifosi stessi, già spiazzati dal "no, gracias" dell'allenatore del Siviglia Unai Emery, e dall'operazione lampo di Galliani che ha soffiato Mihajlovic al presiedete campano.
Dopo la stagione deludente, cominciata con il playoff europeo perso contro l'Athletic Bilbao e terminata con la Champions League calciata alle stelle da Higuain, Napoli chiede un pronto riscatto già dalla prossima stagione: quando l'obiettivo principale, più che l'Europa League, sarà tentare di avvicinare la Juventus campione d'Italia. Il presidente azzurro deve fare presto, per evitare di rimanere senza alternative credibili agli occhi della tifoseria. Persi per strada Unai Emery e Mihajlovic, e passata l'infatuazione per Klopp, a De Laurentiis resta una rosa di nomi tra cui scegliere.
Sarri, incontro all'Hotel Vesuvio
A sorpresa, nelle ultime ore a prendere quota è il nome di Maurizio Sarri: l'ex allenatore dell'Empoli è stato avvistato a Napoli e con il presidente De Laurentiis s'è anche incontrato sulla terrazza dell'Hotel Vesuvio. Castel dell'Ovo, il Golfo e lo spettacolo della città di notte che si riflette sul mare. Da lassù è più facile scrutare l'orizzonte anche se notte. E quella dei partenopei è destinata a passare… in fretta, perché non si può perdere altro tempo dopo le macerie lasciate da Rafa Benitez. Al momento è proprio l'ex bancario a prendere quota rispetto ad altre candidature.
Montella e il contratto coi viola
A dividersi le chance maggiori di sedersi sulla panchina azzurra ci sono Montella, Spalletti e Prandelli, con Di Matteo in leggero ritardo sul "gruppone". L'attuale allenatore della Fiorentina è il profilo che attrae di più, ma anche quello più costoso a causa della penale di 5 milioni di euro da versare ai Della Valle. Il tecnico campano, che per l'occasione tornerebbe a casa, ha dimostrato di avere idee vincenti e funzionali. La sua Fiorentina ha fatto cose buone in questi mesi, andando vicina alla finale di Europa League. Vincenzo Montella piace perché sa lavorare bene con i giovani e perché non ha paura di rischiare. Non fosse stato per la clausola contrattuale con il club gigliato, probabilmente sarebbe stato lui a sedersi sulla panchina del Milan, lasciando libero Mihajlovic proprio per il Napoli.
Spalletti, dalla Russia all'Italia
Luciano Spalletti aspetta e spera. Dopo aver vinto in Russia con lo Zenit San Pietroburgo, e aver provato il dispiacere di un esonero, il tecnico toscano è fermo da molti mesi e non vede l'ora di rientrare in gioco. La strada che porta a lui, è certamente più percorribile per De Laurentiis rispetto a quella di Montella. L'allenatore di Certaldo, vanta maggior esperienza a livello nazionale e internazionale, nei confronti dell'aeroplanino viola, e ha un sistema di gioco collaudato (il 4-2-3-1) che potrebbe valorizzare al meglio Higuain e compagni. L'unica controindicazione è, forse, quel carattere a volte un po' spigoloso che con De Laurentiis potrebbe creare problemi.
Date a Cesare…
Nelle ultime ore sono salite le quotazioni di Cesare Prandelli. L'ex commissario tecnico della Nazionale italiana, dopo la brutta esperienza al Galatasaray, ha voglia di riscatto e sarebbe pronto a tornare su una panchina di un club italiano. Per De Laurentiis, Prandelli è un vecchio amore. Già dai tempi di Walter Mazzarri, il patron partenopeo aveva già manifestato simpatia verso l'allenatore bresciano che, però, ha mostrato di aver perso sicurezza specialmente nelle ultime uscite con la nazionale. I dilemmi tattici di Cesare Prandelli, infatti, furono un ostacolo in più durante i mondiali brasiliani. Se sarà il tecnico di Orzinuovi la scelta di De Laurentiis, occorrerà fare chiarezza su questo aspetto e scegliere i giocatori funzionali al progetto. L'ex-commissario tecnico dell'Italia potrebbe tuttavia portare in dote anche Ciro Immobile, attaccante del Borussia Dortmund da sempre gradito sia dai tifosi che dalla società.
L'ex uomo in Blues, Di Matteo
Roberto Di Matteo, invece, parte sfavorito in questa speciale corsa verso la panchina del Napoli. L'ex allenatore dello Schalke 04, poco prima dell'avvento del "messia" Benitez, era stato ad un passo dal traslocare ai piedi del Vesuvio. Il suo profilo piace molto ai vertici della dirigenza campana e potrebbe tornare di moda nell'eventualità non si giungesse a conclusione con uno dei tre allenatori sopracitati. L'esperienza tedesca, ma soprattuto quella inglese (dove ha vinto Fa Cup e Champions League con il Chelsea), fanno di Di Matteo una soluzione di esperienza internazionale. Anche lui, come Spalletti, ama giocare con tre giocatori di fantasia dietro ad una punta centrale. Un dettaglio rilevante, anche in funzione degli uomini che avrebbe a disposizione.