Okaka, rete alla Bale e stoccata a Balotelli: “Ibrahimovic segnava 30 gol a stagione”
Straordinario. Dirompente. Fatale. Il gol segnato da Okaka ‘mata' il Toro, regala la seconda perla di giornata alla Sampdoria e tre punti meritati. Prima la fucilata di Gabbiadini su punizione (con Mihajlovic, specialista a suo tempo, a fargli da maestro) poi la cavalcata dell'attaccante italo-nigeriano che pigia il piede sull'acceleratore e tutto travolge. Guadagna metri, macina avversari, semina il panico, sbuca in area alla Gareth Bale e fa secco padelli con un diagonale d'interno che fa esplodere il Ferraris. E' il raddoppio, cala il sipario sul match e sulle velleità di rimonta dei granata che né con l'accoppiata Larrondo-Quagliarella né con il tandem Amauri-Martinez riescono a portare pericoli alla porta ligure. "Il gol segnato al Catania (rete alla ‘Bale' nel 2-1 per gli etnei nello scorso campionato, ndr) credo sia anche il più bello – ha ammesso a Sky Sport -. Abbiamo fatto bene e abbiamo vinto, era la cosa più importante". Bergessio, arrivato in questa estate dalla Sicilia, è ancora infortunato e Okaka s'è preso lo spazio destinato all'argentino… "Gli stimoli non gli prendo dai compagni ma dall'ambiente e dalla gente. Qui a Genova sto benissimo e voglio dare il massimo. La società ha preso un attaccante forte e questo è importante perché è andato a rinforzare una squadra già buona. Dobbiamo solo cercare di dare il massimo per far vincere la Sampdoria".
D'obbligo il riferimento a Mario Balotelli, considerata la critica che l'ex attaccante della Roma ha fatto alla punta del Liverpool, andata via dall'Italia senza lasciare rimpianti. "E' stata una sconfitta per lui – ha ammesso alla Gazzetta, Okaka -. La pressione eccessiva? I grandi campioni ne hanno sempre subite… Quando Ibrahimovic giocava in Italia segnava una trentina di gol a stagione. Mario è un calciatore forte ma la colpa non è sempre degli altri, se ha avuto difficoltà la responsabilità è anche sua". Concetto ribadito anche nel dopo gara con i granata. "Sono sicuro che tornerà il giocatore che è sempre stato – ha aggiunto -. Ma se uno fa male, come è successo anche a me penso che debba fare autocritica. Nazionale? Se Conte vuole, sono pronto…".