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Nuovo corso Cagliari: il dopo Diego Lopez è Rolando Maran

Rolando Maran sarà il nuovo allenatore del Cagliari. E’ stata battuta la concorrenza di Juric per il dopo Diego Lopez. L’ex Catania e Chievo è il profilo voluto dal presidente Giulini per riportare la squadra in acque tranquille: professionale, esperto, abituato a costruire solide realtà in provincia.
A cura di Alessio Pediglieri
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Tutto in poche ore. A Cagliari il presidente Giulini ha fretta di voltare pagina. L'ultima stagione non è piaciuta al patron dei sardi che ha spinto per un cambio tecnico avvenuto nell'arco di 48 ore. Via Lopez, dentro Maran. L'ex Chievo Verona è stato ufficializzato in queste ore. Obiettivo? Ricostruire un progetto che permetta una stagione meno tribolata dell'ultima, in cui la salvezza è arrivata solamente all'ultima giornata.

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Un anno vissuto pericolosamente che non è piaciuto al presidente del Cagliari. Adesso si è dato un colpo di spugna e Diego Lopez è stato accompagnato all'uscio. Il tecnico di Montevideo era stato contattato con una telefonata da parte del direttore sportivo degli isolani che gli aveva anticipato la decisione della società. Poi, il comunicato ufficiale e la panchina liberata.

Maran, batutto Juric. In lizza erano in due: Juric e Maran, ma sin da subito si era capito che la scelta pendeva fortemente sull'ex allenatore del Chievo Verona, considerato la prima scelta voluta dal presidente Giulini. Così, è arrivata anche la conferma attraverso un comunicato ufficiale del club.  La scelta è ricaduta proprio su Maran perché ritenuto l'uomo con l'esperienza giusta per far ripartire il Cagliari con alle spalle già diverse stagioni in Serie A, quattro di fila al Chievo e due al Catania.

Mister Salvezza. Maran è il profilo giusto per riportare il Cagliari in bolla. Per lui sarebbe pronto un biennale su cui costruire qualcosa di solido. Dopotutto in quanto a salvezze, Maran è uno che se ne intende. Arrivato in A con il Catania, nel primo anno sulla panchina degli etnei li ha portati al record di punti nella massima serie. Poi, il 19 ottobre 2014, è stato chiamato sulla panchina del Chievo in sostituzione dell'esonerato Eugenio Corini. Anche in questo caso un ruolino interessante: tre ottime stagioni, con altrettante salvezze senza troppe sofferenze e con in mezzo un nono posto.

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