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Numeri, statistiche e coincidenze che fanno sognare il Mondiale all’Inghilterra

L’Inghilterra sogna il Mondiale e alcune statistiche danno forza ai desideri di Kane e compagni. Due riguardano le semifinali dei Mondiali, altre invece riguardano una serie di risultati calcistici proprio del 1966, l’anno in cui per la prima, e al momento unica, volta gli inglesi hanno portato a casa il trofeo più importante.
A cura di Alessio Morra
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L’Inghilterra sogna il Mondiale, che manca dal 1966. L’unico successo è avvolto nel mito e anche se le immagini ufficiali sono state restaurate e si vedono Geoff Hurst, Bobby Charlton, Bobby Moore e Gordon Banks festeggiare a colori c’è tanta voglia di riportare il titolo ‘a casa’. D’altronde lo slogan, diventato l’hashtag ufficiale, è sempre lo stesso: ‘It’s coming to home’.

Southgate è diventato un mito, come il suo panciotto, Harry Kane e il portiere Jordan Pickford sono i simboli di una squadra multietnica che ha riportato già tra le prime quattro la nazionale inglese, per la prima volta dal 1990. Mentre c’è chi azzarda tattiche e analizza tanti numeri c’è chi si affida a la cabala, perché ci sono alcuni dati curiosi che fanno sognare la nazionale dei ‘Tre Leoni’.

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Innanzitutto ci sono due statistiche relative alle semifinali. Era dal 1966 che non c’erano così pochi titoli Mondiali a livello di semifinali, all’epoca solo una (quello della Germania Ovest), adesso sono due, quello dell’Inghilterra e quello della Francia. Mentre è la quinta volta che in un Mondiale ci sono solo squadre del Vecchio Continente in semifinale. In tre delle quattro precedenti occasioni ha vinto l’Italia, nella quarta si è imposta l’Inghilterra, che piegò prima i portoghesi e poi i tedeschi.

Mentre è diventato popolare un tweet, che di scientifico ha molto poco ma che ha regalato delle gioiose speranze, che come tema ha i risultati calcistici del 1966. In quell’anno la Champions League la vinse il Real Madrid, è successo anche quest’anno, ma non è un dato troppo forte considerato che nell’anno del ‘Mondiale’ i ‘blancos’ spesso hanno vinto quella coppa. Ma sono il 5° posto del Chelsea, la vittoria di un campionato del City e soprattutto la qualificazione europea del Burnley a fare la differenza.

Nel ’66 i ‘Blues’ chiusero quinti, come ha fatto Conte nello scorso campionato. Il City quest’anno ha vinto la Premier, mentre cinquantadue anni fa la metà azzurra di Manchester vinse sì un campionato, ma quello di seconda divisione. Più interessante è la statistica che riguarda il Burnley, che chiuse il campionato di ‘First Division’ al 3° posto e conquistò la qualificazione europea. Quest’anno la squadra di Dyche è arrivata settima e si è qualificata per l’Europa League. E il Burnley in Europa è tornato dopo dieci anni.

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