Norme Figc, i club di A in ansia: molti stranieri sono a rischio “taglio”

Sarebbero almeno 70 i giocatori in esubero per il campionato 2015/2016. L'incredibile dato emerge dalla verifica effettuata su tutti i club di Serie A, dopo le norme Figc che il presidente Carlo Tavecchio ha fatto introdurre. Dalla prossima stagione, infatti, i club dovranno avere massimo 25 giocatori in rosa, di cui ben 8 cresciuti in Italia: 4 provenienti dal vivaio e altri 4 formati nel nostro paese. Un giro di vite mica male, che obbliga le società a strategie di mercato più oculate e protegge il valore del calcio italiano dando una mano ai talenti di casa nostra. Nel caso, infatti non si arrivasse ad avere 4 giocatori del vivaio in rosa, è prevista una deroga che consentirà di avere 8 calciatori formati in Italia che, come specifica la Figc, "indipendentemente dalla loro nazionalità o età, siano stati tesserati a titolo definitivo per il club nel quale militano per un periodo, anche non continuativo di 36 mesi, o per tre intere stagioni sportive". La lista delle rose andrà consegnata un giorno prima dell'inizio del nuovo campionato e potrà essere integrata da nuovi "nomi" fino al giorno successivo alla chiusura del mercato
Esuberi di un certo livello – A conti fatti sono diversi i giocatori che rischiano il taglio, a causa di questa nuova normativa della Figc. Tra di loro, inoltre, figurano stranieri dal pedigree di prestigio e idolatrati fino a poche settimane fa. E' il caso di campioni come Gervinho, Mario Gomez e Xherdan Shaqiri: tre grandi stelle che, però, non solo le sole a tremare. Doumbia, Ljajic, Callejon e Mertens, per citarne altri, sono anch'essi in fibrillazione (e con loro le rispettive dirigenze dei club) e guardano agli operatori di mercato sperando in uno sfoltimento della rosa. Il mercato, quindi, è inevitabilmente condizionato anche da questi aspetti. Un esempio calzante è la Roma di Rudi Garcia. Al momento, il club giallorosso, non ha il numero di giocatori italiani necessari per rispettare la normativa. Va letto, forse, anche in questo senso i continui "no, grazie" per il suo gioiellino Romagnoli: cercato principalmente dal Milan di Mihajlovic.