Neymar alla Juventus, perché è un sogno di calciomercato insostenibile
Storia di un amore mai nato e di un sogno forse impossibile. Neymar si è intristito a Parigi. Il brasiliano, partito per uscire dall'ombra di Messi, potrebbe tornare in blaugrana proprio per intercessione dell'argentino. Ma intanto è arrivato Griezmann per 120 milioni che potrebbero diventare 200 se l'Atletico Madrid dovesse veder riconosciute le sue ragioni. Una televisione brasiliana, Chringuito Tv, ha rilanciato un'ipotesi che sembra da fantacalcio: Neymar alla Juve per 100 milioni più Dybala. Sostenibile? Probabilmente no. Per una questione tecnica, il brasiliano predilige agire sul centro-sinistra, e in quella zona c'è già di fatto Cristiano Ronaldo. E per una questione economica: l'impatto sui conti bianconeri nel medio periodo avrebbe effetti troppo pesanti e richiederebbe la cessione di un paio di stelle per rimanere nei parametri del fair play finanziario. Senza contare la distorsione sull'equilibrio competitivo del campionato.
I numeri del triste Neymar
Il Psg ha pagato, due anni fa, 222 milioni di euro per O'Ney che quest'anno ha giocato 17 partite, di cui 16 da titolare, per un totale di 1441 minuti. Ha segnato 15 gol, più di uno ogni due tiri nello specchio della porta (26): uno di testa, tre di sinistro, undici di destro. E distribuito una media superiore ai 61 passaggi a partita. Il padre, Neymar Santos Senior, ha dato mandato a Pinhas “Pini” Zahavi, israeliano, ex giornalista sportivo che a partire dagli anni Ottanta si è trasformato in uno degli agenti capace di dettare le cifre e le direzioni dell'economia del calcio. E' uno dei più potenti intermediari al mondo, presenza fissa nel 19,5% dei traferimenti internazionali, monitorati dalla FIFA attraverso il Transfer Matching System, dal 2013. Negli ultimi cinque anni, si legge nel rapporto FIFA "Intermediaries in international transfers 2018" le squadre hanno speso quasi due miliardi di dollari in commissioni per gli agenti.
Le opzioni del PSG
Il PSG, disposto anche a tenersi il giocatore se non dovesse arrivare la giusta offerta, non ha accettato la proposta del Barcellona, 40 milioni più Coutinho e Rakitic, né l'ulteriore offerta di inserire nel ventaglio di contropartite Dembélé o Umtiti. Come hanno scritto Giulio Cardone e Matteo Pinci su Repubblica, "Zahavi ha bussato alla porta dei più potenti al mondo: il Bayern, che deve sostituire Robben, quegli stipendi non li paga. Il Real, che gli aveva fatto una corte spietata dal giorno del suo addio al Barça, ha già preso Hazard". Così nella partita entra anche la Juventus.
Neymar sarebbe disposto anche a ridursi di una decina di milioni lo stipendio da 36,8 milioni di euro. Ma i bianconeri difficilmente possono arrivare a queste cifre, soprattutto dopo aver investito 86 milioni, di cui 11 per Mino Raiola, per prendere De Ligt, secondo difensore più giovane a raggiungere quota 15 presenze da titolare tra Champions League ed Europa League (dal 2009/10, esclusi preliminari), dopo Dayot Upamecano che interessa al Milan. Lo scambio con Dybala potrebbe non bastare.
Il peso economico di Neymar
Secondo le stime di Intermonte, come ha riportato a maggio Radiocor, la Juventus dovrebbe chiudere il bilancio della stagione 2018-2019 con ricavi intorno a 585 milioni, rispetto ai 505 del 2018, ma con una perdita attorno a 50 milioni, in peggioramento dal rosso di 19,2 milioni dell’anno scorso. Anche se, qualora le plusvalenze realizzate con le cessioni di Orsolini, Rogerio e Spinazzola venissero inserite in questo esercizio e non in quello della prossima stagione, la Juve potrebbe chiudere con una perdita annua (differenza tra ricavi e costi operativi, esclusi gli ammortamenti) sotto i 20 milioni.
L'arrivo di Cristiano Ronaldo, insieme ai vantaggi commerciali che ancora devono maturare del tutto, ha fatto lievitare i costi totali per i giocatori del 27%, dai 233 milioni del 2018 ai 297 stimati per il 2019. Ad oggi, il monte ingaggi risulta ulteriormente appesantito per 45 milioni, considerando le spese per i nuovi arrivi e i risparmi derivanti dalle cessioni. In più, c'è un'altra quindicina di milioni per ulteriori ammortamenti. Se anche i ricavi dovessero rimanere gli stessi della stagione 2018-19, la Juventus potrebbe chiudere il bilancio 2020 con quasi 100 milioni di perdite. Ma attenzione, perché nei 596 milioni di ricavi pesano i quasi 110 milioni di plusvalenze, e al momento non si registrano operazioni in uscita con effetti paragonabili.
Non basta lo scambio con Dybala
Se davvero dovesse arrivare Neymar, i conti risulterebbero appesantiti in maniera considerevole. Un ingaggio da 36 milioni netti porterebbe a una spesa per la società vicina ai 48 milioni per effetto del decreto crescita, più altri 20-25 di ammortamenti. Vendere Dybala per 100 milioni permetterebbe sì di generare una plusvalenza per 83 milioni e di risparmiarne altri 13 in termini di stipendio lordo, ma il peso di Neymar tra ingaggio e ammortamento rischierebbe di far lievitare le perdite sopra i 170 milioni.
Una cifra che la società dovrebbe coprire con ulteriori plusvalenze per oltre 100-120 milioni entro il 30 giugno 2020 per rimanere in linea con il fair play finanziario. L'entità si ridurrebbe in caso di aumenti di ricavi da altre fonti, come nuove sponsorizzazioni o un risultato migliore rispetto ai quarti di finale in Champions League. Resta una grande fascinazione estiva, ma sarebbe un'operazione con più effetti negativi che benefici.