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Nesta si candida per una panchina in Cina: “Io come Cannavaro? Perché no!”

Conclusa la carriera in Canada, l’ex difensore di Lazio, Milan e della nazionale azzurra è volato in Cina per partecipare ad un training di giovani talenti. Interrogato sul futuro, Nesta non ha nascosto le sue ambizioni da allenatore.
A cura di Alberto Pucci
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Cominciate ad abituarvi e chiamatelo "Mister". Appese le scarpe al chiodo, Alessandro Nesta continua a parlare di calcio in attesa di scoprire quale futuro gli riserverà il destino. Salutato il terreno di gioco, l'ex rossonero potrebbe però tornare protagonista sotto altre vesti. Volato in Cina per un appuntamento dedicato ai giovani calciatori cinesi, l'indimenticato difensore protagonista di molte battaglie con le maglie della Lazio, del Milan e dell'Italia, ha parlato ad una platea di talenti in erba: "Ho giocato per più di vent'anni e, in tutto questo tempo, ho avuto modo di imparare molto – ha commentato l'ex giocatore – Sono felice di avere di fronte questa platea di giovani e spero di poter portare l'eccellenza del calcio italiano in Cina". Per Nesta si tratta del secondo viaggio nella capitale cinese, dopo quello che fece in occasione della finale di Supercoppa italiana con il Milan: "Mi spiace vedere i rossoneri in crisi. Le difficoltà delle milanesi sono frutto di una situazione di crisi più generale dovuta anche al momento dell'economia. In questo momento, Milan e Inter hanno pochi soldi da investire per arrivare a giocatori di alto livello".

L'esempio di Cannavaro – Durante l'incontro con i giovani calciatori cinesi, Alessandro Nesta si è divertito a rispondere anche alle domande più provocatorie. Tra queste anche quella su un possibile futuro da allenatore: "Io come Cannavaro? Perché no, voi chiamatemi". Una risposta tra il serio ed il divertito che, però, nasconde la reale ambizione dell'ex numero 13 milanista: sedere in panchina e guidare una squadra, proprio come hanno fatto (e stanno facendo) molti suoi ex compagni. Un'ulteriore conferma a ciò che dichiarò pochi giorni fa, durante il master di Coverciano svolto nel centro sportivo del Chievo Verona: "Voglio provare ad allenare e sono qui per cercare di prendere il patentino. Come sarò da tecnico? Cercherò di vivere il calcio come ho sempre fatto, in modo serio ma non troppo – ha dichiarato davanti alle telecamere di Sky – Mi piacerebbe essere presente nello spogliatoio come lo ero da calciatore, con personalità".

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