Nel tatuaggio di Neymar tutti i sogni di un bambino

Aquarela. Il bellissimo tatuaggio che Miguel Bohigues ha disegnato sul polpaccio sinistro di Neymar richiama le note della canzone di Toquinho, una ballata semplice e dolcissima. Una favola raccontata pizzicando la chitarra per spiegare a un bimbo che i sogni aiutano a colorare il mondo, che nulla è impossibile, che la vita – per quanto sia dura e difficile – può essere una finestra spalancata sul futuro, un'astronave che viaggia senza tempo né dimensione e ci porta lontano… "va su Marte, va dove vuole… niente mai, lo sai, la fermerà. Se ci viene incontro non fa rumore… e in un acquarello che scolorirà".
I sogni di bambino in un tatuaggio
Un bambino con il cappellino del Brasile e un pallone sotto il braccio guarda verso i tetti della città, lontano, verso il cielo e immagina che un giorno avrà – forse – una casa, un campo di calcio e, magari, diventerà un campione. E vincerà la Champions colorando di verde-oro tutto i suoi sogni di ragazzino. Mogi das Cruzes, un agglomerato urbano a 50 chilometri da San Paolo, laddove tutto è cominciato anche solo per gioco e per immaginazione: Neymar è partito da lì ed è riuscito a realizzare tutti quei desideri che avevano nutrito la sua infanzia.
Un modo per rendere omaggio alle proprie radici che il campione del Barcellona non ha mai dimenticato, perché il Brasile è uno stato dell'anima. "Sono un ragazzo umile, non vengo da una famiglia ricca", ha sempre ammesso l'ex funambolo del Santos. "Seguite i vostri sogni", così Bohigues ha ribattezzato quel tatuaggio. "Nel disegno – ha spiegato in calce al post di Instagram dove mostra l'opera compiuta – ho voluto tratteggiare le origini di Neymar, dov'è nato, i sacrifici fatti e tutto il cammino compiuto per diventare il numero uno. In ognuno di noi c'è un Neymar".