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Nazionale, Verratti nuovo sponsor di Balotelli: “E’ cambiato, merita l’azzurro”

L’ex Pescara è convinto che il nuovo corso rossonero sia propedeutico a SuperMario per ritornare in Nazionale. Dove aumenterebbe il valore tecnico di un gruppo sempre più coeso e convinto delle proprie potenzialità. Ma resta il dubbio sulla tenuta psicologica una volta sotto pressione.
A cura di Alessio Pediglieri
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Se c'è chi dice che rifiuta etichette da bad boy sulla scia di Mario Balotelli, c'è invece chi sostiene che l'attaccante del Milan sia finalmente maturato dentro e soprattutto fuori dal campo. Il primo è Mauro Icardi, capitano e bomber dell'Inter, il secondo è Marco Verratti, centrocampista tuttofare del Psg e della Nazionale. Dove potrebbe tornare proprio Balotelli se continuasse un rendimento così costante in rossonero e soprattutto mantenesse quel profilo basso che in queste settimane sembrerebbe confermare la volontà di lasciarsi alle spalle un passato turbolento. Proprio l'ex Pescara, spezza una lancia a favore del milanista ‘aprendogli' la strada verso l'Azzurro dove Conte non ha mai chiuso a priori le porte in faccia a nessuno.

L'obiettivo ovviamente è giocarsi al meglio delle proprie possibilità il prossimo Europeo. L'Italia c'è, nelle qualificazioni sta dimostrando di essere una squadra e un gruppo affiatato sotto il progetto Conte che ruota, alterna e prova  varie soluzioni senza perdere di vista il filo conduttore tecnico-tattico che sta tessendo dal suo insediamento nel dopo Prandelli. Un'idea che piace molto a Verratti: "Sicuramente in Nazionale c’è stato un grandissimo cambiamento, quindi, non è facile vincere subito. Però siamo un gruppo con un grande allenatore per una nazionale. Un allenatore che tatticamente lavora molto e penso questo sia un nostro vantaggio. Sicuramente abbiamo giocatori di grandi qualità e adesso dobbiamo dimostrare che comunque come squadra siamo una grande squadra. Non è facile – ha continuato il centrocampista in una intervista al Cds – alcune squadre penso che sono più avanti di noi, però, da parte nostra dobbiamo lavorare al meglio per cercare di arrivare ai momenti decisivi, sapendo quello che dobbiamo fare. Se siamo tutti insieme, penso che possiamo essere una grande squadra. Non abbiamo grandissime individualità, forse, come una volta, quindi, dobbiamo puntare molto sul collettivo, sulla squadra e stiamo lavorando su questo"

Poi, ovviamente, il tema scottante di Mario Balotelli un valore aggiunto qualora confermasse i progressi fatti in questi mesi da quando ha lasciato l'Inghilterra per ritornare al Milan. Un giocatore che dal punto di vista tecnico aumenterebbe ancora di più la qualità dell'Italia ma che si porta con sè l'incognita della tenuta psicologica che potrebbe per l'ennesima volta crollare una volta sotto pressione: "Balotelli? È una delle ultime possibilità per lui e penso che sia cambiato ultimamente e lo sta dimostrando in queste partite che sta facendo bene. Deve continuare su questa strada. Penso che Conte guardi tutti, quindi, se Balotelli farà bene penso che non ci saranno problemi per tornare in nazionale".

Infine, il progetto Conte, un tecnico che voleva Verratti quando era alla Juventus e che è dovuto diventare CT della Nazionale per poterlo allenare: "Conte penso che tatticamente sia l’allenatore più bravo con cui ho lavorato. È uno che guarda molto i piccoli dettagli e quindi il giorno della partita, quando scendi in campo, conosci tutto dell’avversario e sai perfettamente tutto quello che devi fare, quindi… Ci vuole un po’ di tempo per capire tutto quello che vuole perché, comunque, ci vediamo poco. Però, penso che quando arriveranno partite ancora più serie ci faremo trovare pronti".

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