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Nazionale, Roberto Mancini preoccupato: “Ci sono italiani che non giocano”

Il commissario tecnico dell’Italia ha commentato le convocazioni per la doppia sfida contro Polonia e Portogallo. Il Mancio, preoccupato per lo scarso utilizzo in Serie A di numerosi giocatori azzurri, ha spiegato anche il perché della chiamata di Pellegri e Zaniolo e dell’assenza invece di Cutrone.
A cura di Marco Beltrami
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Non sono mancate le sorprese nelle convocazioni di Roberto Mancini per la doppia sfida della Nazionale contro Polonia  (Bologna, Stadio Dall’Ara – venerdì 7 settembre, ore 20.45) e Portogallo (Lisbona, Estádio do Sport Lisboa e Benfica – lunedì 10 settembre, ore 20.45) valida per la Nations League. Tanti giovani, per il Mancio che, come si suoi predecessori, ha dovuto fare i conti con alcuni problemi legati allo scarso utilizzo di alcuni giocatori italiani che vestono la maglia azzurra.

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L'allarme di Mancini dopo le convocazioni per Polonia e Portogallo

Intervenuto nelle vesti di ospite alla "Domenica Sportiva", il commissario tecnico della Nazionale ha parlato delle prossime sfide dell'Italia contro Polonia e Portogallo. Il nuovo corso azzurro, dopo la delusione per l'assenza ai Mondiali di Russia", deve fare i conti con le difficoltà legate allo scarso utilizzo di diverse pedine che Mancini reputa utili alla causa: "Tempo non ne abbiamo, non ci sono giocatori italiani che giocano, abbiamo qualche difficoltà in questo senso. Speriamo che le cose cambino. Abbiamo i giocatori esperti, ma ho convocato anche altri giocatori per poterli conoscere meglio".

Perché Mancini ha convocato Pellegri e Zaniolo e non Cutrone

Parole che giustificano la convocazione di giovani di talento come Pellegri, reduce da spezzoni di partita (con un gol all'attivo) con il Monaco e il neogiallorosso Zaniolo che in questo avvio di stagione non è stato mai utilizzato da Di Francesco alla Roma: "Oltre a quelli conosciuti abbiamo chiamato ragazzi che hanno fatto bene con le nazionali Under 19, Under 20, anche se non stanno giocando nelle loro squadre, abbiamo bisogno di conoscere il nostro materiale". Curiosa invece l'assenza di Cutrone, decisivo in Milan-Roma, che il ct giustifica così: "Un grande attaccante, ma non possiamo togliere tutti all'Under 21″.

La nuova vita da ct di Roberto Mancini

Chiuso il capitolo convocazioni, inevitabile una domanda sulla nuova vita da commissario tecnico per Mancini. La differenza con l'esperienza nei club si sente per l'ex di Inter e Manchester City che però ha sfruttato il tempo a disposizione per girare negli stadi di Serie A: "Al momento non mi pesa non vedere il campo ogni giorno. Abbiamo visto tante partite in questi giorni e per questo abbiamo convocati tanti giocatori, per ottimizzare il poco tempo che ho".

Il digiuno di gol di Cristiano Ronaldo, il parere di Mancini

A proposito di Serie A, una battuta su Cristiano Ronaldo. Quello che è stato definito come il colpo di calciomercato del secolo, non è riuscito a segnare il suo primo gol con la maglia della Juventus nelle prime 3 giornate. Nessun dramma per Mancini che chiude il "caso" così: "Credo sia uno che qualche goal l'abbia fatto in carriera, è solo un periodo dove non gira bene per lui in zona goal, si sbloccherà al più presto".

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