Nazionale, Mancini: “Manca il centravanti? Non è un problema”
Cancellato il tabù della vittoria che non arrivava, Roberto Mancini ha di fatto ordinato il "rompete le righe" e dato appuntamento ai suoi ragazzi per il raduno di novembre a Coverciano. In quella occasione Chiellini e compagni dovranno prepararsi per la sfida di San Siro contro il Portogallo: match che potrebbe regalare agli Azzurri ulteriore slancio e credibilità dopo la vittoria in Polonia.
A poche ore dalla partita di Chorzow, il commissario tecnico è tornato a parlare del momento della squadra e dell'assenza di un vero bomber al centro dell'attacco: "Il calcio è questo: ci sono dei momenti in cui non vinci e non sai perché anche se lo meriti – ha spiegato il ct, a margine di un evento organizzato da Poste Italiane – A volte gli attaccanti giocano bene e non riescono a fare gol, poi di colpo cambia. Non esiste assolutamente un problema numero 9".
La mentalità vincente
Di fronte ai complimenti per l'ottima partita giocata contro Lewandowski e compagni, Mancini ha però voluto spegnere certi facili entusiasmi: "Dobbiamo migliorare molto, dobbiamo dare continuità a risultati e prestazioni – ha aggiunto – L'obiettivo azzurro è confermare la mentalità offensiva di una squadra che gioca allo stesso modo in casa e fuori: voglio dare una mentalità vincente. Per far questo ci vorrà un po' più di tempo. Ci vuole pazienza, ma questo è il nostro target".
Reduce dall'incontro al Quirinale con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, Mancini è poi tornato anche sulla gioia dei suoi giocatori al termine della partita di Nations League: "L'immagine più bella è stata la felicità dei ragazzi, dopo tanto tempo credo se la meritassero. E' stata importante la vittoria ma ancor di più la prestazione. L'affetto dei tifosi? Dipende da noi, i tifosi amano la nazionale follemente e nel momento in cui torneremo a giocare bene e a fare risultati non ci saranno problemi".