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Nazionale, Del Piero: “Io nuovo ct? E’ un orgoglio che qualcuno pensi a me”

L’ex capitano della Juventus, volato a New York per un evento di solidarietà, ha commentato le voci che lo vorrebbero in futuro sulla panchina azzurra e stigmatizzato la nuova gaffe del presidente Tavecchio: ” Uniamoci affinché le discriminazioni vengano sconfitte”.
A cura di Alberto Pucci
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A pochi giorni dal suo 41esimo compleanno e a quasi dieci anni dal suo gol di Dortmund, Alessandro del Piero torna a rappresentare l'Italia del calcio. Volato a New York per un evento di solidarietà in favore della fondazione "Save a Dream", l'ex stella della Nazionale e della Juventus è stato avvicinato dai cronisti in occasione del suo incontro con il console italiano nella "Grande Mela". Nonostante abbia più volte dichiarato di non aver ancora deciso nulla in merito al suo futuro, Del Piero è stato più volte accostato alla panchina dell'amico ed ex compagno Antonio Conte: "Ho letto e sentito di queste voci che mi vorrebbero nuovo ct della Nazionale – ha dichiarato Del Piero – Sono voci che mi fanno sentire molto orgoglioso, ma non ho mai pensato di voler diventare commissario tecnico, allenatore oppure dirigente della Juventus – ha spiegato Pinturicchio, nell'intervista della Gazzetta dello Sport – Il mio ritiro? E' vero non l'ho mai annunciato ufficialmente. Il calcio è la mia passione, ma non ci deve essere per forza un momento in cui ufficializzi che smetti, diciamo che sto attraversando un momento di riflessione a 360°".

La stoccata a Tavecchio – Nelle prossime ore la New York amante del "soccer", potrà rifarsi gli occhi anche con Alessandro del Piero. Dopo lo sbarco di Andrea Pirlo e altri grandi campioni europei, la "città che non dorme mai" rimarrà sveglia anche per l'ex numero dieci juventino che, su un campo allestito in Times Square, avrà modo di calciare il pallone insieme a molti ragazzini. L'obiettivo del "testimonial" Del Piero è quello di accorciare le distanze, unire i popoli e combattere le discriminazioni attraverso il calcio. Argomenti più che mai d'attualità, dopo l'ennesima incredibile scivolata del presidente federale Carlo Tavecchio: "Qualsiasi forma di razzismo non va bene – ha aggiunto Del Piero –  Non c'è molto da aggiungere e sta ad ognuno di noi pensare a una soluzione. Io so che bisogna unirsi tutti affinché le discriminazioni vengano sconfitte". Inevitabile una domanda sulla situazione generale del nostro campionato: "E' bello che ci siano molte squadre coinvolte in vetta – ha concluso – E' una situazione esaltante, perché non sai cosa può accadere, chi può andare in testa, chi riuscirà ad arrivare fino in fondo. Spero che la Serie A torni a essere il campionato più bello del mondo".

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