Nazionale, De Rossi senza paura: “La Svezia? Le gambe non mi tremano”

L'Italia si avvicina allo spareggio contro la Svezia, consapevole di giocarsi anche più della qualificazione ai prossimi Mondiali in Russia. Per molti componenti della squadra azzurra, si tratta infatti dell'ultima Coppa del Mondo e dell'unica possibilità per non salutare anzitempo il centro sportivo di Coverciano. Tra i giocatori attesi dall'ultima chiamata, c'è senza dubbio anche Daniele De Rossi.
Il 34enne romano, che con l'Italia ha condiviso gioie e dolori, guarda dritto negli occhi e senza paura il prossimo avversario: "A 23 anni non mi tremavano le gambe in una finale mondiale e non mi tremeranno neanche in Svezia con tutto il rispetto per lo spareggio – ha spiegato il romanista in conferenza stampa – I miei compagni hanno la stessa personalità per non farsi intimorire. Sono due partite che non si possono sbagliare. La posta in gioco è troppo alta".

Sangue, sudore e molto di più
"Perdere un quarto di finale dell'Europeo ai rigori contro la Germania si può accettare, non qualificarsi per il Mondiale lascerebbe il segno – ha continuato De Rossi – Dobbiamo andare al Mondiale, non farlo sarebbe una grossa macchia sul nostro curriculum. Mettiamo da parte i campanilismi e sfruttiamo il fatto che San Siro sarà pieno". Il pubblico del "Meazza" aspetta infatti con impazienza la nazionale azzurra, e i settantamila tifosi attesi sugli spalti saranno davvero un valore aggiunto per i ragazzi del ct Ventura.
Tutto questo, però, potrebbe non bastare: "Sono d'accordo con chi dice che serviranno sangue e sudore, ma bisogna anche aggiungerci lucidità, organizzazione, tecnica e corsa, perché se bastasse fare la lotta in campo allora giocherebbero tutti in Serie A e in Nazionale – ha ammonito l'azzurro – Bisognerà fare una partita intelligente. Le qualità non ci mancano, bisognerà mixarle all'esperienza".