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Nazionale, chi sono e come giocano i candidati alla panchina azzurra

Impazza il toto nome per quello che sarà il prossimo allenatore della nazionale italiana. Dalla A di Allegri, alla Z di Zaccheroni, ecco quali sono le nominations per il prestigioso incarico.
A cura di Alberto Pucci
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Chi si aspettava un'estate così calda, calcisticamente parlando, alzi la mano. La bufera che ha abbattuto la Federazione italiana, con tanto di dimissioni del commissario tecnico e del presidente federale, è di quelle destinate a lasciare traccia. I volti nuovi che arriveranno, avranno il difficile compito di portar via le macerie e provare a ricostruire partendo (se è possibile) da fondamenta solide e sicure. L'obiettivo è quello di costruire una casa che non venga giù alla prima folata di vento e di presentarci, ai prossimi Europei e Mondiali, con una squadra che rappresenti degnamente il calcio italiano. Perso l'aplomb (forse troppo soft) di Cesare Prandelli e di Giancarlo Abete, nelle prossime settimane avremo un nuovo dirigente (la corsa è tra Albertini e Tavecchio) e, soprattutto, un nuovo allenatore che salterà fuori da questa "rosa" di nomi: Allegri, Guidolin, Mancini, Spalletti e Zaccheroni.

La rivincita di Max – A spasso dopo l'esonero rossonero, e alla ricerca di una panchina da "abitare", Massimiliano Allegri sta per rientrare nel giro…e, clamorosamente, potrebbe farlo dalla porta principale. Inviso ai tifosi (che non lo hanno in simpatia), ma ben sponsorizzato dai vertici della Federazione, il livornese è la prima scelta per la panchina e ha dalla sua una buona conoscenza dei giocatori e flessibilità nella scelta del modulo da utilizzare. Il 4-3-3 rimane, comunque, il suo dogma. Schema che potrebbe far rinascere giocatori come Pepito Rossi e Stephan El Shaarawy. Allegri potrebbe avere, inoltre, una buona influenza su Mario Balotelli. L'unica nota negativa riguarda Andrea Pirlo, già "rottamato" dal tecnico ai tempi del Milan. Possibilità di vederlo sulla panchina azzurra: 30%.

Outsider Guidolin – Grazie alla sua esperienza acquisita all'Udinese, al suo modo di fare con i giovani e, non ultimo, alla forte sponsorizzazione di Tavecchio, Francesco Guidolin è il nuovo che avanza. Il "Guido", come lo chiamano ancora a Udine, predilige il modulo forse più adatto ai giocatori in forza alla Nazionale. Il 3-5-2, con cui Conte ha vinto tutto in Italia, galvanizzerebbe il blocco Juventus (ammesso che ce ne sia ancora uno) e permetterebbe ad Andrea Pirlo (l'unico giocatore imprescindibile di questa squadra) di poter tornare sui suoi passi, ritirare le sue "dimissioni" e continuare ad illuminare il gioco italiano. Tra i cinque in lizza, inoltre, è quello (insieme a Zaccheroni) che ha maggior "tatto" nei confronti di stampa e giocatori. Il che, Prandelli insegna, non guasta mai. Precentuali azzurre: 20%.

Mancio back home – E veniamo all'altro grande favorito per la corsa alla panchina che fu di Prandelli. Dopo il lavoro svolto in Inghilterra e in Turchia, Roberto Mancini è pronto al grande rientro. Il "Mancio" piace molto ai vertici del Coni, può mettere sul tavolo una buona esperienza internazionale ed è l'unico che adotterebbe un modulo più "creativo", il 4-3-1-2, con il ritorno del fantasista alle spalle delle due punte. Le controindicazioni sono quasi del tutto irrilevanti, tranne una che potrebbe davvero compromettere la scelta del candidato di Jesi: il rapporto con Mario Balotelli. Ammesso che Balo rimanga in azzurro (chi scrive ha forti perplessità), Mancini dovrà ricostruire un rapporto con il giocatore che, spesso, è stato tumultuoso…fino ad arrivare allo scontro fisico. Possibilità del Mancio: 25%.

Dalla Russia con furore – Accostato al Milan, nei giorni dell'allontanamento di Clarence Seedorf, Luciano Spalletti è rimasto con il cerino in mano per colpa di Pippo Inzaghi che, scaltro come pochi, gli ha soffiato la panchina milanista. Ora, per il toscano, non rimane che sperare in un ritorno in grande stile sulla panchina italiana. Il gioco prodotto dalle squadre di Spalletti, che ama schierare i suoi ragazzi con un 4-2-3-1, ha spesso divertito i tifosi e la critica. Uno stipendio importante, poche amicizie ai vertici federali e, soprattutto un carattere fumantino che, con uno come Balotelli (ad esempio), potrebbe rivelarsi drasticamente letale, sono i grossi nodi da sciogliere prima di affidargli la panchina. Percentuale: 10%.

Zac, l'uomo per tutte le stagioni – Non fatevi ingannare dal bruttissimo Mondiale del suo Giappone. Alberto Zaccheroni è tecnico capace e pronto per una panchina importante come quella azzurra. L'ex tecnico di Milan, Inter e Juventus, ama il 3-4-3 ma non disdegna neanche l'utilizzo del fantasista dietro le due punte. Alla Figc gode di ottima stima e ci sa fare con i calciatori, grazie al suo comportamento impeccabile. Come per Mancini e Spalletti, arriverebbe con un bagaglio d'esperienza internazionale particolarmente importante. L'unico dubbio riguarda la tenuta fisica dei nostri giocatori. Con Zac si corre, soprattutto sulle fasce. Siamo sicuri che ci siano giocatori pronti e disponibili a farlo? Possibilità di vederlo in azzurro: 15%.

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