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Nazionale, Buffon: “Prandelli lascia? Intempestivo parlarne ora. E io non mollo”

Il numero uno dell’Italia e della Juve a 2 partite dal record di presenze in Azzurro: lui 134, l’ex difensore 136. “E’ dal 1998 che sono titolare. Gioco sempre con il cuore, con passione. E per questo non sarò mai io a dire basta con l’Italia, mi sembrerebbe di disertare”.
A cura di Maurizio De Santis
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gigi buffon a coverciano

La Nazionale verso il Mondiale, la sua Juve e le chiacchiere sul toto-allenatore. Gigi Buffon ne ha per tutti, a cominciare dai critici a oltranza del calcio tricolore, quelli che in questo primo scorcio di campionato hanno messo i portieri nel mirino. "Se faccio 12 parate e sbaglio una respinta, si parla solo dell'errore. Solo in Italia va così… All'estero si vedono ‘vaccate immani', ma non se ne parla". Perin, Curci, Rosati: tutti sul banco degli imputati. Ma è toccato anche a lui, campione del mondo. E non gli è piaciuto affatto. "L'anno scorso ho fatto 60 partite: ho sbagliato in campionato con la Sampdoria, in Champions con il Bayern e in Confederations con il Brasile. Me lo concedete? Si può? Sicuramente il ruolo del portiere è diventato difficilissimo. Trovare la perfezione in tante partite è impossibile. In Italia, poi, si cerca sempre il colpevole o si vuole sottolineare l'errore fino allo sfinimento. Succede solo da noi e questo non aiuta la crescita".

Azzurro a vita. Quota 134 presenze, a -2 dal record di Fabio Cannavaro. Gli basta ancora poco per infrangerlo… "Raggiungere Cannavaro a quota 136 presenze è forse una cosa normale per chi come me ha iniziato giovanissimo e finirà tardi… E' dal 1998 che sono titolare. Gioco sempre con il cuore, con passione. E per questo non sarò mai io a dire basta con l'Italia, mi sembrerebbe di disertare".

Addio Prandelli? Intempestivo: definisce così il brusio che ha fatto seguito alle parole del ct, soprattutto in una fase così delicata. "Non è un problema, come nelle società, e a maggior ragione in Nazionale, ci sono percorsi di carriera che sono brevi o che si concludono dopo una manifestazione importante – prosegue Buffon-. Se Prandelli dovesse lasciare, sicuramente ci sarà qualche squadra prestigiosa che lo chiamerà. Anche dopo il lavoro svolto in nazionale si è dimostrato un allenatore di prim'ordine e pronto ad allenare una grande squadra. Quello che vogliamo ora è fare bene le partite di qualificazione e poi fare un grande mondiale tutti insieme".

Toto allenatore. "Conte in Nazionale? Non credo abbia abdicato. A noi e alla società non ha mai detto che lascerà la Juventus – aggiunge Buffon -. E' giusto che tutti gli allenatori sognino la panchina azzurra, è normale che sia così. Ci sono tanti allenatori bravi in Italia".

La ‘sua' Juve. "Prosegue il percorso di miglioramento iniziato due anni fa, grazie al lavoro di Conte, alla dedizione dei giocatori e alla sapiente regia, a livello di mercato, della società. Abbiamo ritrovato la consapevolezza di essere competitivi a tutti i livelli. I Italia dovremo stare molto attenti, in Europa almeno 3, 4 squadre partono avvantaggiate rispetto a noi".

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