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Nazionale, Ancelotti: “Abbiate pazienza, non è una ipotesi remota”. E’ la scelta giusta? 

Anche Carlo Ancelotti è tornato a parlare di un suo possibile impiego come futuro ct azzurro. Un compito che al momento vede lontano ma che non si preclude: “Bisogna aver pazienza: io sono sotto contratto, altri stanno lavorando e poi c’è Di Biagio da valutare. Certo è che non dipende solo da me”
A cura di Alessio Pediglieri
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L'Italia si appresta alla doppia sfida amichevole con in panchina Gigi Di Biagio, il ‘traghettatore' che sogna una conferma difficilissima. Perché non basterebbero nemmeno degli ottimi riscontri sul campo per dargli la garanzia del posto di ct nella Nazionale maggiore. L'unica chance è che gli altri candidati abdichino uno ad uno, da Ranieri ad Ancelotti, da Mancini a Conte.

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Un evento irrealizzabile perché tra i vertici della FIGC c'è la chiara volontà di scegliere un nome forte e riportare Di Biagio al suo primario compito, ovvero di crescere i ragazzi dell'Under21 azzurra. Proprio in questo senso, negli scorsi giorni si è paventata una sorta di classifica di preferenze. Che avrebbe ristretto i nomi a due candidature forti, cioè Carletto Ancelotti e Roberto Mancini.

Ancelotti, sì con riserva

"E' necessario per la Nazionale aspettare anche perché ufficialmente sono ancora sotto contratto mentre altri stanno lavorando ed e' giusto aspettare anche per valutare il lavoro di Di Biagio nella Nazionale maggiore. Sento da sempre Costacurta. Lo sentivo anche prima che diventasse vice-commissario e questo non ci impedisce di sentirci.

Nulla però è deciso, anche Ranieri e Conte avrebbero dato la propria disponibilità nel caso di una chiamata azzurra e nulla dunque è precluso. L'unico a essere davvero titubante resterebbe l'ex Bayern Monaco Ancelotti oggi ‘disoccupato' di lusso e in un periodo sabbatico lontano da qualsiasi panchina.

Il feeling con Costacurta

"Io ct della Nazionale? No, non è un'ipotesi lontana, Costacurta mi conosce bene e io conosco bene lui".

Il riferimento è tutto per le recenti parole del subcommissario ed ex difensore del Milan e della Nazionale che ha dato la preferenza al suo vecchio compagno di mille vittorie. Una investitura semi ufficiale che però ad Ancelotti al momento calza un po' stretta nella decisione di lasciare il compito di allenatore e assumere i panni del selezionatore.

Da allenatore a selezionatore

L'idea sarebbe allenare tutti i giorni, solo questo e' il dubbio, ma accettare la Nazionale non significherebbe smettere di allenare: basta fare l'esempio di Antonio Conte… Quando ci sara' una nuova panchina? Non lo so, non dipende solamente da me.

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