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Nazionale, 5 buoni motivi per affidarsi (ancora) a Balotelli

L’Italia di Ventura verso il Mondiale di Russia 2018. Il ct non ha chiuso le porte all’attaccante del Nizza ma serve che l’ex milanista mostri continuità di rendimento e ‘testa a posto’ per rientrare nel giro della Nazionale dopo 830 giorni dall’ultima apparizione. Intanto, segna a raffica.
A cura di Salvatore Parente
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La sosta per le nazionali è ormai alle porte e, con l’ultimo turno di sabato e domenica prossima (12esima giornata di Serie A), cresce l’attesa per le convocazioni del Ct Ventura alle prese con infortuni (Berardi), casi particolari (Pellè) e possibili rientri (Marchisio). Fra il novero dei “papabili” però, potrebbe rientrare una vecchia conoscenza del nostro calcio, quel Super Mario Balotelli protagonista assoluto dello strepitoso inizio di stagione del suo Nizza primo in classifica a +6 sul Monaco. Ma le prestazioni dell’ex Milan convinceranno Ventura? Scopriamo allora i 5 motivi per cui l’attaccante rossonero farebbe comodo alla nostra Italia.

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L'ultima partita di Balotelli in nazionale (830 giorni di assenza)

1 – Il miglior rendimento dai tempi del City

Mario Balotelli in questo suo avvio di stagione sta sorprendendo tutti i suoi, e sono moltissimi, detrattori grazie alle sue splendide giocate e per merito di un rendimento davvero al top. 7 reti in 7 partite giocate e 1 gol ogni 70 minuti gli consentono di essere la stella assoluta della squadra di Lucien Favre oltre che uno dei bomber più prolifici d’Europa. Un andamento questo, che se confermato, potrebbe frantumare i record e le ottime statistiche fatte segnare già al primo anno a Manchester, quando, con i citizens, realizzò 10 reti in 28 partite stagionali.

2 – Nizza, habitat perfetto

Nonostante il suo agente Raiola sconsigliò in estate il Presidente Rivére dal prelevare Super Mario dal Liverpool, Nizza si sta rivelando l’ambiente ideale per Balotelli che, in Provenza, con l’affetto dei tifosi dell’Allianz Riviera, si sta letteralmente rigenerando con un’annata davvero esaltante.

3 – The italian top player      

Numeri alla mano, a soli 26 anni (già 13 reti in 33 presenze con la maglia azzurra della nazionale) Balotelli sembra essere, specie se concentrato solo su aspetti puramente calcistici, uno dei pochi, se non l’unico, top player italiano. Uno, per intenderci, in grado di vincere a detta di molti, con le sue grandi potenzialità, anche il Pallone d’Oro. Per questo, data anche l’esiguità del talento a disposizione, fra infortuni e assenze, il talento del Nizza potrebbe ridiventare il nostro “uomo di punta”.

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Le zone di gioco di Super Mario

4 – Duttilità tattica

Un altro aspetto che rende, per certi versi, unico il calciatore ex Liverpool è la sua capacità di interpretare, nell’ormai classico 3-5-2 azzurro, entrambi i ruoli nell’attacco dell’Italia. Sia da seconda punta che da prima, infatti, Super Mario è in grado di dialogare bene coi compagni di squadra, assistere l'attaccante centrale e, specialmente in questo momento storico, trovare il dribbling vincente concludendo con efficacia in porta. Un aspetto fondamentale per un attacco, quello azzurro, che spesso non riesce, se non tramite un gioco manovrato, a trovare la giocata risolutiva nei difficili incontri internazionali.

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I passaggi di Balotelli contro il Nantes

5 – Fattore Imprevedibilità

Proprio questa sua capacità di polarizzare il gioco, essere decisivo e imprevedibile con l’estemporaneo guizzo del campione, potrebbe essere la motivazione decisiva per riportare, dopo oltre 2 anni di assenza (ultimo match il 24 giugno 2014 contro l’Uruguay), in nazionale quel Balotelli che, ora più che mai, diventa un vero e proprio patrimonio del nostro movimento calcistico.

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