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Nations League, Mancini punta il Portogallo: “San Siro aiuterà quest’Italia. Immobile? Titolare”

Il ct ha presentato la delicata sfida ai lusitani di sabato sera: bisognerà vincere con 2 gol di scarto e sperare che la Polonia non perda in Portogallo. Solo così si potranno raggiungere le Final Four: “Siamo un gruppo forte e motivato, miglioriamo di partita in partita. I giovani? Il serbatoio è buono, possiamo svoltare”
A cura di Alessio Pediglieri
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E' quasi una missione disperata quella azzurra a San Siro per sfidare la capolista Portogallo che è in vantaggio in classifica e nel numero di gare disputate visto che per gli azzurri sarà l'ultima mentre i lusitani avranno anche il match point in casa contro la Polonia. Ma per il ct Mancini è l'occasione giusta per sorridere, divertirsi ed esprimere gran calcio davanti ad una cornice di pubblico entusiasta.

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San Siro sarà tutto esaurito, i tifosi proveranno a trascinare l'Italia e spereranno nella cavala finale: vincere con il Portogallo con due gol di scarto e sperare che la Polonia non perda contro i lusitani nell'ultima giornata di Nations League. Una ‘combo' che passa dritta dritta dai prossimi 90 minuti, il resto non dipenderà dalla nostra nazionale.

La speranza, l'ultima a morire

E' una flebile fiammella azzurra per sperare nella fase finale della Nations League, la Final Four, ma Roberto Mancini ci crede e vuole continuare a vedere i progressi delle ultime uscite, anche attraverso delle convocazioni che hanno lasciato un po' perplessi con tanti nomi nuovi e giocatori alla loro prima grande avventura azzurra.

Milano ha sempre risposto bene alla Nazionale. Poi la mia speranza è che questa Italia sia piaciuta di più per le ultime partite, spero che vogliano vederla dal vivo

San Siro esaurito per amore dell'Italia

La sfida al Portogallo cadrà a distanza di un anno da quella contro la Svezia che decretò l'addio al mondiale russo: stesso stadio, ma Nazionale diversa. Più bella e, sperando, più forte e pronta al riscatto: "La Nazionale non è mai morta, mi ricordo bene le due partite, la Nazionale meritava di andare avanti. Il calcio è questo, è capitato a tutte le Nazionali. Oggi ripartiamo:  il morale era sotto i tacchi, ma ho trovato un gruppo che aveva voglia di fare. Ci vuole pazienza, miglioriamo di gara in gara, ma nessuno ha la bacchetta magica".

Giovani ed esperti, il mix per rinascere

Il mix è di talenti giovani e vecchie volpi. Contro il Portogallo si punterà molto sui più esperti ma non si esclude qualche presenza a sorpresa. L'obiettivo è la Nations League ma anche gli Europei: "Abbiamo una buona generazione di ragazzi di 18-20 anni, hanno bisogno di giocare, non è giusto siano in B e in C. Per noi è importante conoscerli, lavorarci tutti i giorni è importante. Abbiamo un serbatoio ottimo per l'avvenire".

La formazione anti Portogallo

Sulla formazione, ovvio massimo riserbo, Mancini non si esprime né si espone più di tanto. L'idea è quella di presentare un gruppo solido, consolidato, poi nei singoli si vedrà: "Jorginho e Verratti hanno giocato insieme solo 4 partite, tra infortuni e convocazioni tardive. Sono bravi tecnicamente, si capiscono bene. Più giocheranno insieme e più progrediranno. In attacco vedremo, tra Berardi e Immobile non so: abbiamo ancora 24 ore, decidiamo domani. Immobile ha molte chance di partire dall'inizio".

Insigne, Florenzi, Chiellini e Florenzi: niente USA

Martedì sera, il 20 novembre 2018, l'Italia sfiderà gli Stati Uniti si sfideranno a Genk, in Belgio, per un'amichevole ma Roberto Mancini ha annunciato che quattro azzurri non parteciperanno alla sfida e torneranno a lavorare con i rispettivi club dopo la gara con il Portogallo, decisiva per l'avventura in Uefa Nations League: torneranno a casa Insigne, Chellini, Jorginho e Florenzi.

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