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Nations League, l’Italia di Mancini al bivio: ecco perché bisogna vincere con la Polonia

Contro la Polonia la nostra Nazionale si gioca non solo il piazzamento nel girone di Nations League, ma anche quella credibilità di cui ha bisogno il commissario tecnico per procedere tranquillo verso le qualificazioni per l’Europeo del 2020. Un’eventuale sconfitta e un’umiliante retrocessione, darebbe inoltre fiato a chi sta già pensando di esonerare il 53enne di Jesi.
A cura di Alberto Pucci
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E' tutto pronto a Chorzow per la sfida decisiva tra Polonia e Italia. Con il Portogallo a punteggio pieno dopo due partite, Roberto Mancini cerca una vittoria per evitare l'ultimo posto nel girone e una umiliante retrocessione. Nonostante le parole della vigilia ("Se perdiamo e retrocediamo non è un dramma"), il commissario tecnico sa benissimo che serve solo la vittoria e che una sconfitta darebbe i contorni del fallimento al suo primo periodo a Coverciano.

Per non cadere nella Lega B e rischiare di avere un girone di ferro nelle qualificazioni ad Euro 2020, gli Azzurri dovranno dunque tornare dalla Polonia con un successo e poi difendere il secondo posto nelle restanti partite. Una sconfitta, oltre alle conseguenze sportive, rilancerebbe ulteriormente anche le polemiche e le critiche nei confronti di Roberto Mancini: già nell'occhio del ciclone, dopo le ultime apparizione di Chiellini e compagni.

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Le polemiche nei confronti del commissario tecnico

Il momento è dunque delicato per il 53enne selezionatore di Jesi. Nella sfida con l'Ucraina la Nazionale ha anche giocato bene a tratti, ma ha purtroppo confermato la sua grande difficoltà ad andare in rete: un problema che in qualche modo accomuna l'esperienza del "Mancio" a quella passata di Gian Piero Ventura, e che ha dato coraggio a chi vorrebbe addirittura esonerare l'attuale ct.

"Non penso di essere sotto esame, sono in sintonia con la Federazione e con tutto l’ambiente e penso al campo. Il resto adesso non mi riguarda – ha spiegato Mancini in conferenza stampa – Bisogna cercare di fare risultato, trovando una squadra più velocemente possibile. Il percorso è iniziato a maggio e quando abbiamo iniziato il nostro obiettivo era quello di ricostruire e di fare una bella figura in Nations League. Ci vuole un po' di tempo, non è semplice. Bisogna mettere insieme questa squadra e portarla all’Europeo. Non si costruisce una grande squadra in cinque partite".

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