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Come sarebbe la Nazionale con Maurizio Sarri ct, chi giocherebbe in Azzurro?

Come giocherebbe l’Italia con Maurizio Sarri come commissario tecnico? Quali sono gli uomini che diventerebbero titolari inamovibili con un eventuale approdo dell’attuale allenatore del Chelsea sulla panchina azzurra? Utilizzerebbe il consolidato 4-3-3 o virerebbe su un nuovo modulo? Chi avrebbe più chance in azzurro? Ecco cosa potrebbe accadere con il tecnico del Chelsea al timone degli Azzurri.
A cura di Michele Mazzeo
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Come sarebbe la Nazionale con Maurizio Sarri al timone? Dopo le recenti dichiarazioni fatte dal tecnico del Chelsea sulla selezione azzurra, la suggestione di vedere un giorno il tecnico toscano nel ruolo di commissario tecnico dell’Italia ha fatto scaldare immediatamente i tanti estimatori dell’allenatore di Figline Valdarno. Al momento l’ipotesi è completamente da scartare, ma noi abbiamo provato ad immaginare come potrebbe giocare (con che modulo e con quali uomini) la Nazionale con Sarri in panchina.

Ipotesi 4-3-3, ma non solo

Partiamo dal modulo. Il tecnico toscano per la sua Nazionale potrebbe puntare sul tanto caro 4-3-3, utilizzato sia a Napoli che in suo questo suo avvio con il Chelsea, oppure quel 4-3-1-2 che ha fatto le sue fortune e quelle del club a Empoli, ma anche il 4-4-2 (o 4-2-3-1) utilizzato nelle precedenti esperienze nelle serie minori nella lunga gavetta fatta sui campi di provincia.

Il ‘fidato’ Jorginho, i piedi buoni di Bonucci e Insigne, Chiesa come Callejon: gli intoccabili

Diverso il discorso per quel che riguarda gli uomini che Maurizio Sarri porterebbe con sé in Nazionale. Molto probabilmente ci sarebbero dei punti cardine, dei titolari inamovibili a cui il tecnico non rinuncerebbe. Ovviamente il primo di questi sarebbe il fidato Jorginho che, dopo averlo avuto a Napoli, ha voluto con sé anche nella sua nuova avventura londinese. A lui sarebbero affidate certamente le chiavi del gioco azzurro.

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Un altro a cui Sarri non rinuncerebbe per nessuna ragione al mondo sarebbe Leonardo Bonucci che oltre all’abilità difensiva fungerebbe da vero e proprio regista arretrato, indispensabile per una squadra che punta ad avere la supremazia nel possesso palla. Il terzo “intoccabile” sarebbe Lorenzo Insigne che già conosce alla perfezione i meccanismi dell’ingranaggio sarriano nonché i tempi di inserimento per scardinare le difese avversarie rendendo inutili eventuali contromosse tattiche. Il quarto, e ultimo, cui il toscano rinuncerebbe malvolentieri è Federico Chiesa che gli garantirebbe quello stesso lavoro che nel suo Napoli spettava a José Maria Callejon (l’uomo più utilizzato da Sarri nel triennio napoletano).

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Verratti alla Hamsik, Barella fa l’Allan e Berna alla Mertens. In pole anche il ‘vecchio’ Rugani

Gli altri invece potrebbero alternarsi anche se Marco Verratti nel ruolo che nel suo Napoli occupava Marek Hamsik e Federico Bernardeschi, reinventato alla Mertens come “falso nueve” potrebbero essere due ulteriori capisaldi di una eventuale nazionale targata Maurizio Sarri. A fare l’Allan o il Kanté della situazione spetterebbe probabilmente a Nicolò Barella, l’unico al momento tra i calciatori italiani con doti tali da poter provare ad eguagliare il lavoro fatto dai due nei club sotto la guida del tecnico toscano. A far coppia con Bonucci in difesa invece partirebbe certamente favorito Daniele Rugani che Sarri ha visto crescere ad Empoli e ha poi tentato, invano, di portarlo al Chelsea nell’ultima sessione di mercato.

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Un portiere bravo con i piedi, un terzino di spinta e uno bloccato

Qualche dubbio in più sorgerebbe invece per quanto riguarda il portiere e i due terzini. Nel concetto di calcio sarriano il portiere è un giocatore di movimento, partecipa quindi alla circolazione del pallone e alla costruzione della manovra. Per questo più che le abilità convenzionalmente usate per misurare la bravura di un portiere, il toscano preferirebbe avere un estremo difensore con i piedi buoni: Gigio Donnarumma, che comunque ancora in questo fondamentale deve migliorare, rimarrebbe il favorito. Per quel che concerne la scelta dei terzini invece vi sarebbe maggiore difficoltà in quanto tendenzialmente il tecnico preferisce avere un laterale di spinta a sinistra (che in questo caso potrebbe essere Emerson Palmieri, attualmente con lui al Chelsea) e uno più bloccato invece sulla corsia di destra con Alessandro Florenzi che difficilmente sarebbe quindi la prima scelta (probabilmente Mattia De Sciglio si avvicinerebbe di più al suo modo di intendere quel ruolo).

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Come giocherebbe l’Italia di Sarri

Andiamo quindi a vedere come probabilmente giocherebbe l’Italia con Maurizio Sarri nel ruolo di ct:

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